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L”uomo che piantava gli alberi. Oggi puoi aiutarlo anche tu…

23 maggio 2011 0 commenti

C’è un bellissimo racconto di uno scrittore francese che parla di un uomo che piantava gli alberi. Elzéard Bouffier era un pastore arrivato per caso in una valle asciutta senza alberi e senza ristoro per sé e per le sue pecore. Non volava un uccello in quella valle e non si vedeva a perdita d’occhio nessun’ombra neppur lontana di boschi e di alberi. Il pastore inizia così, come fosse la cosa più naturale del mondo a piantare centinaia di migliaia di ghiande di querce, di semi di betulle e faggi . Passano gli anni, e la valle si trasforma in una foresta piena di ombra, di muschio, di felci, di ruscelli e di sorgenti, di uccelli e di insetti.

Ecco, le foreste nel mondo e in Italia hanno bisogno di tanti “piantatori di alberi”: di persone consapevoli che le foreste sono le nostre radici su questo pianeta. Sono un mondo meraviglioso di animali e di fiori, di farfalle e di alberi, di acque e di stagni che producono aria, cibo, danno rifugio a milioni di persone e di animali e, per dirla in breve, ci permettono di vivere bene.

Il WWF ha iniziato a “piantare alberi” già dagli anni ‘80 quando con l’aiuto di tanti appassionati sostenitori ha potuto acquistare boschi in tutta italia, proteggendoli dal cemento, difendendoli dagli incendi, impedendovi la caccia e il bracconaggio, dando a noi e a chi verrà dopo di noi la possibilità di frequentarle e di goderne. Sono i boschi di Rocconi in Toscana, Monte Arcosu e Monte Lattias in Sardegna, Patanella in Toscana, Rocchetta Tanaro in Piemonte, di Val Trigona in Trentino e tanti alti.

Ebbene, quest’anno il Pianeta ha deciso di dedicare l’Anno internazionale alle foreste del mondo. Ogni anno vengono distrutti 13 milioni di foreste tropicali, boreali, temperate… niente viene risparmiato. Anche in Italia sono più di 50.000 gli ettari di bosco che ogni anno vengono attraversati da devastanti incendi, che si portano via gli alberi insieme a tutta la vita delle foreste. E se gli incendi non bastano arrivano il cemento, l’asfalto, il taglio scriteriato e spesso illegale. Negli ultimi 15 anni abbiamo perso ben 3,5 milioni di ettari (una superficie grande quanto Lazio, Abruzzo e Umbria messi insieme) di boschi, praterie, macchia e altri ambienti preziosi.

Ecco quindi che il WWF ha deciso di tornare in piazza per salvare le nostre meravigliose foreste. Abbiamo scelto tre boschi che simbolicamente abbracciano l’Italia dalle Alpi alle coste tirreniche al cuore della Puglia:

Un bosco di roverelle, cerri e castagni in Val Predina minacciata dal taglio e dal bracconaggio, la foce dell’Arrone una fascia di boschi mediterranei miracolosamente scampati alle speculazioni edilizie lungo la costa laziale e il bosco di Marzagaglia un meraviglioso cuore verde nel centro della Puglia una della regione più povera di boschi d’Italia.

Con i fondi raccolti finora, grazie a tutti i “piantatori di alberi” di questo paese, riusciremo a salvarne almeno uno… ci serve però un ultimo slancio per salvare anche gli altri due, metterli al sicuro da ogni minaccia e farli diventare un patrimonio di tutti, da conoscere e da frequentare: potrebbe essere il tuo bosco! Perché non provi a dargli una mano mandandoci un sms al 45507**? Il costo è due ero ma ne vale infinitamente di più!

 

** Fino al 29 maggio è possibile donare 2 euro inviando un SMS al numero 45507 da cellulari TIM, Vodafone, Wind e 3, o chiamando lo stesso numero da rete fissa Teletu; oppure 2 o 5 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb e Infostrada. Sarà inoltre possibile donare presso gli oltre 7800 sportelli automatici (ATM) UniCredit su tutto il territorio nazionale. I fondi raccolti saranno utilizzati per acquisire le tre aree e dare vita a nuove Oasi WWF a patrimonio di tutti.