Ecomafia, 3 miliardi di euro intorno al racket degli animali
Le cifre del Rapporto Ecomafia 2009 di Legambiente parlano chiaro: è stimato in tre miliardi di euro il business delle zoomafie. Diminuiscono infatti i combattimenti tra cani, ma restano stabili le corse clandestine di cavalli. Sono 14 gli ippodromi attorno ai quali si sono accertate scommesse truccate e infiltrazioni della mafia organizzata.
Inoltre, la pesca di frodo nel 2008 ha visto 991 infrazioni e altrettanti arresti, mentre sono 884 i sequestri, con 5.119.874 chilogrammi di pesce confiscati dalle Capitanerie. Nonostante il divieto europeo del 2002, le spadare restano il principale strumento di saccheggio: sono almeno 300mila gli esemplari di specie viventi impigliati nelle reti killer. 25 miliardi di euro è a quanto ammonta, secondo il Corpo forestale il commercio internazionale delle specie protette, sia animali che vegetali, con 7-8 miliardi di euro di solo mercato illegale. Illecito che riguarda ben 784 specie già estinte e oltre 16 mila a rischio.
Infine, cresce anche il traffico di cuccioli di razza clandestini, che porta ad un introito di 300 milioni di euro all’anno, il 70% della fauna vertebrata risulta minacciata dal bracconaggio ed il racket di flora e fauna coinvolge ogni anno 350 milioni di esemplari tra cui uccelli, scimmie, orchidee e di cactus.
Foto | TheGiantVermin