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Traffico dei rifiuti in tutte le salse

2 aprile 2009 0 commenti

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Nel giorno in cui viene nominato l’avvocato Gaetano Pecorella presidente della Commissione Bicamerale sul ciclo dei rifiuti, arriva la notizia di una maxioperazione condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Alessandria in Piemonte e Lombardia e che ha smascherato un vasta attivita’ di gestione e smaltimento illeciti di rifiuti.. Ben 20 ordini di arresto, 16 dei quali in carcere. Un traffico che ha fruttato a chi lo ha condotto un volume d’affari di due milioni di euro, secondo le stime dei carabinieri. L’indagine, avviata a gennaio 2008, ha portato al sequestro preventivo preventivo di due impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti ferrosi, e alla confisca di beni per un valore complessivo di sette milioni di euro.Dall’inchiesta, spiegano i carabinieri del Noe in una nota, e’ emerso che a gestire l’intera attivita’ illecita, “e’ un’importante azienda dedita al recupero di rottami ferrosi di Villanova d’Asti”, nell’alessandrino. L’azienda “e’ il cardine del sodalizio criminoso dedito al traffico illecito di rifiuti pericolosi e non”, sostengono i militari. In particolare, sottolinea il Noe di Alessandria, tra i rifiuti in entrata, figurano anche quelli”provenienti anche da importanti industrie automobilistiche del nord Italia”. La procedura utilizzata è sempre la stessa , il ricorso al cosi’ detto ‘giro bolla’. L’operazione precede quella piu’ importante dei giorni scorsi che ha portato all’arresto di “mister mazzetta” Mario Chiesa per traffico illecito di rifiuti. Il business illegale dei rifiuti è un fenomeno nazionale gestito ormai da un vero e proprio direttorio criminale non più solo appannaggio delle organizzazioni mafiose, ma che ormai fa gola anche ai colletti bianchi. Davanti a queste notizie, questi fatti criminali è necessario garantire adeguati strumenti di contrasto alla magistratura e alle forze dell’ordine, mantenendo la possibilità di eseguire le intercettazioni telefoniche e ambientali, a rischio eliminazione secondo il progetto di legge in discussione in Parlamento. Intercettazioni, senza le quali l’operazione di questi ultimi anni non sarebbero state possibile, lasciandoci ancora una volta all’oscuro di migliaia di tonnellate di rifiuti smaltiti illegalmente: Ma nella Biutiful Cauntri dove da dieci anni si attende che i delitti contro l’ambiente vengano inseriti nel codice penale, sarebbe un miracolo che in tempi brevi si riuscisse ad ottenere la deroga delle intercettazioni per questa tipologia di reato. E siamo ridotti ad appellarci all’operato e all’impegno dell’Avvocato Gaetano Pecorella.