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Quando l’emergenza non fa piu’ notizia

30 settembre 2009 0 commenti

Tra pochi mesi in Campania si ritorna al regime ordinario per la gestione del ciclo di rifiuti, dopo sedici anni di Commissariamento. La questione rifiuti in Campania scomparsa da tempo dalla stampa nazionale, sembra risolta grazie all’intervento del presidente del Consiglio e alla collaborazione istituzionale del presidente Bassolino. Niente piu’ notizie, niente piu’ fotografie di rifiuti per strada. Si potrebbe dire non svegliare il cane che dorme. Ma come si puo vedere e legger nel reportage di Terra, ancora una volta siamo davanti ad un ecoballa. Quello che la Commissione Bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti del precedente governo aveva definito “un magma , un impasto melmoso di burocrazia inefficiente, politica clientelare e malaffare criminale” continua nel silenzio totale. Un lungo elenco di inefficienze e responsabilità. Inceneritori pronti sulla carta. L’unico terminato ed inagurato in pompa magna, quello di Acerra  funziona ad intermittenza e ha già  prodotto in meno di tre mesi ben 27 sforamenti del livello di pm10. Raccolta differenziata che tranne a Salerno, nei comuni capoluoghi stenta a decollare. Sei milioni di ecoballe che continuano a far bella mostra di se’ nei territori tra il casertano ed il giuglianese. Veri e proprio monumenti dell’orrore, lasciati all’intemperie, senza senza nessuna garanzia dal punto di vista della tutela ambientale. Impianti di compostaggio inesistenti e che costringono i comuni ricicloni della Campania a spedire in Sicilia l’umido con un costo di circa di 3,4 milioni di euro all’anno che pesa sulle casse comunali. Per non parlare delle bonifiche mai partite e che sono oggetto di inchieste giudiziare. Invece di bonificare si tombavano i rifiuti nel sottosuolo. Un lungo elenco che rappresenta quella che è la fotografia della Campania. Il ciclo integrato dei rifiuti continua a basarsi sulla logica delle 4 I: illegalità, inefficienza,irresponsabilità, indecisione. E per nascondere la polvere sotto il tappeto viene rispolverata la  vecchia favola  che i cittadini campani sono antropologicamente inadatti alla raccolta differenziata. Incivili ed illegali. Ed ecco che il Governo esulta per l’arresto di oltre 1000 persone arrestate colti in fragrante per aver depositato illegalmente rifiuti ingombranti mentre  latita e tace nei confronti dei traffici illeciti dei rifiuti tossico nocivi che continua impunemente a bruciare e inquinare cave e terreni agricoli. Ma tutto questo non fa notizia. Meglio un escort di turno che un camion di veleni. In attesa della prossima emergenza. E delle prime pagine dei giornali.