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Il prezzo del gas in Sardegna

4 marzo 2009 0 commenti

Bombole gasSi parla tanto in questi giorni della questione relativa agli elevati costi energetici rispetto agli standard europei di cui i cittadini italiani sono costretti a far fronte. A tal proposito è interessante notare come, anche fra le regioni del nostro Paese, esista una marcata differenza per sostenere questi costi. E’ il caso del gas in Sardegna il cui prezzo è di circa 20 euro in più rispetto al resto della penisola.

Il motivo di questa “distorsione” di mercato è dovuto fondamentalmente a due fattori: l’assenza di una rete di distribuzione del metano nell’isola e la presenza di poche aziende che di fatto monopolizzano il gpl, al momento unico gas a disposizione nell’isola. Negli ultimi anni il prezzo delle bombole del gas è aumentato in maniera esponenziale equiparandosi tra un’azienda e l’altra, tanto che per questo motivo le stesse società sono finite nel mirino dell’Antitrust che, dopo aver acquistato il gas (dall’unico produttore che è la Saras), si sono occupate di stoccarlo e distribuirlo.

L’Antitrust in sostanza ha avviato un’istruttoria il 24 aprile 2008 (che si concluderà entro gennaio 2010), per verificare l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza nel settore del gpl in bombole in Sardegna. Le società Butan gas, Eni e Liquigas, principali operatori attivi in Italia, avrebbero infatti partecipato ad un’intesa volta alla determinazione congiunta dei listini tra il 1994 e il 2005, con conseguenze anche negli anni successivi.

Per quel che riguarda invece la questione dell’assenza del metano abbiamo già parlato poco tempo fa su Ecoblog, segnalando come la mancanza di una rete di distribuzione del combustibile impedisca di fatto ai cittadini della Sardegna di poter accedere agli incentivi statali per la conversione di un’auto a metano.

Sembrerebbe che finalmente, dopo tanti tira e molla, a giugno inizieranno i lavori per la realizzazione del gasdotto che porterà il metano in Sardegna dall’Algeria. Dalla costa africana verrà finalmente costruita un’infrastruttura che si svilupperà in una sezione internazionale fino al sud della Sardegna per proseguire con una sezione italiana composta da un tratto sulla terraferma, che arriverà fino a Olbia, e un nuovo tratto via mare che raggiungerà la Toscana nei pressi di Piombino, area in cui il nuovo progetto verrà interconnesso con la rete nazionale di trasporto i cui lavori dovrebbero concludersi nel 2012.

I vantaggi potrebbero essere sia per i privati che per le aziende le quali potranno risparmiare con l’utilizzo di una nuova fonte energetica. Chissà se dopo cinquant’anni di promesse si arriverà finalmente a risolvere la complicata questione del gas, permettendo anche alla Sardegna di essere un po’ più vicina all’Europa e un po’ meno al suo status di isola.

Via | Notizie.alguer.it
Foto | Flickr