In Germania chiudono due centrali nucleari
Mentre qui in Italia si parla del ritorno al nucleare come scelta obbligata, c’è chi, a qualche centinaio di chilometri, attua programmi di tutt’altra natura. Parliamo delle Germania e del suo annuncio di chiudere due delle 19 centrali nucleari tedesche. Si tratta dei due impianti di Biblis e Brunsbuettel, che sorgono entrambi nella parte settentrionale del Paese teutonico.
La decisione di chiudere queste due centrali rientra nel piano nazionale per lo smantellamento graduale di tutti gli impianti nucleari tedeschi. La decisione definitiva di sospendere l’attività delle due centrali precedentemente citate è stata presa nella giornata di ieri dal tribunale amministrativo federale della Germania, respingendo la domanda delle società proprietarie degli impianti, la Rwe e la Vattenfall, che avevano chiesto un prolungamento dell’attività.
Il primo impianto, ovvero quello di Biblis, è abbastanza fatiscente, tanto che il suo ciclo utile ebbe inizio nel 1974, mentre l’altra centrale, quella di Brunsbuettel è poco più giovane. Il piano di smantellamento delle centrali nucleari ha avuto inizio qualche anno fa durante il governo del cancelliere Gerhard Schroeder che programmò la graduale uscita dall’energia da uranio entro il 2021.
Purtroppo però non è tutto oro ciò che luccica, infatti sembrerebbe che, nonostante il governo Merkel abbia mantenuto il piano, le cose potrebbero cambiare dopo le politiche del prossimo settembre se il nuovo governo vedrà in minoranza gli alleati socialdemocratici (Spd), contrari a questa forma di energia. Le decisioni politiche sono infatti fondamentali in queste circostanze, basti pensare quello che è successo in Svezia qualche mese fa, quando il piano di smantellamento delle centrali esistenti nel Paese scandinavo (iniziato qualche decennio prima) è stato completamente cancellato dal nuovo governo locale insediatosi.
Riuscirà la Germania a dimostrare per l’ennesima volta di essere uno Stato modello in quanto a mantenimento degli impegni presi? Considerando che nel campo delle energie rinnovabili infatti i tedeschi sono sicuramente fra i migliori a livello mondiale (se non i migliori), auguriamoci siano capaci di vincere anche questa sfida.
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