Home » » ecoblog »

Il tonno rosso potrebbe scomparire fra tre anni soltanto

15 aprile 2009 0 commenti

Tonno rossoSu Ecoblog abbiamo parlato qualche tempo fa della questione relativa al tonno rosso e al serio pericolo di estinzione che questa specie sta correndo a causa della pesca incontrollata. Secondo gli ultimi dati la parola fine per la specie potrebbe scriversi già dal 2012. Questo l’allarme lanciato dal WWF il quale, in virtù di queste proiezioni, invita i Paesi del bacino del mediterraneo a mettere un fermo alla cattura a partire da quest’anno al fine di consentirne la ripresa biologica .

Il WWF ha illustrato i dati segnalando come la popolazione sia diminuita drasticamente negli ultimi dieci anni, tanto che seguendo questo trend la specie potrebbe scomparire completamente. Questo almeno se si continuerà ad ignorare gli avvertimenti degli esperti che chiedono una moratoria della pesca al tonno rosso. I dati nello specifico sono particolarmente allarmanti.

Infatti gli esemplari con un peso superiore a 35 kg sarebbero ormai prossimi all’estinzione, mentre l’intera popolazione si sarebbe ormai ridotta ad un quarto in solo mezzo secolo. Altro dato particolarmente preoccupante riguarda la dimensione degli adulti che sarebbe diminuita di oltre la metà dal 1990. Infine il peso medio di un tonno pescato al largo della costa della Libia sarebbe sceso da 124 kg medi del 2001 a solo 65 kg per quel che riguarda l’anno scorso.

Secondo il WWF le decisioni atte a limitarne la pesca prese lo scorso novembre durante il vertice mondiale sono state estremamente insufficienti tanto che a breve si dovrebbe assistere ad un inevitabile crack del settore pesca e alla conseguente estinzione del tonno rosso.

Gli interessi economici hanno i giorni contati, eppure l’allarme continua a non interessare le grandi multinazionali della pesca che, nel corso del vertice hanno pensato come da tradizione a non rinunciare innanzitutto ai loro interessi piuttosto che a proporre qualcosa di veramente innovativo per la risoluzione del problema. Insomma si tratta della solita storia, questa volta con una variante in più, ovvero la parola fine dietro l’angolo.

Via | Elmundo.es
Foto | Flickr