Jungo: l’autostop sostenibile
L’aumento dei veicoli è un problema a cui non si riesce a porre freno. In riferimento a ciò proprio in questi giorni Ecoblog ha sottolineato come gli italiani, nonostante la crescita esponenziale del fenomeno, facciano sempre più ricorso all’automobile privata anziché al mezzo pubblico. A tal proposito mi sembra interessante segnalare un’iniziativa che sta per prendere piede nel Comune di Trento volta al disincentivo dell’utilizzo del mezzo privato.
Il nuovo e per certi versi particolare sistema è chiamato Jungo. Si tratta di una sorta di car pooling attuato in beneficio degli autostoppisti. In sostanza è una “incentivazione” all’autostop in cui l’imbarco delle persone garantirebbe un piccolo guadagno comprensivo di una quota fissa di 20 centesimi e di altri 10 per ogni chilometro percorso.
Il sistema, attraverso dei cartelli che ne segnalerebbero l’iniziativa in corso, incoraggerebbe le persone ad offrire o chiedere passaggi per la strada, in una cornice di sicurezza reciproca dando l’occasione di attuare un comportamento di alto valore ecologico e sociale. L’iniziativa nasce con l’idea di permettere un risparmio di benzina e rendere le strade più scorrevoli, ma prevede anche un interessante strumento di sicurezza.
Già nel 2008 l’associazione Jungo mise in pratica questo sistema in maniera sperimentale lungo la strada che collega Trento a Povo. Otto volontari in sessanta giorni avrebbero effettuato circa 750 imbarchi contribuendo ad una riduzione del tempo medio di attesa dell’autostop, il quale in soli due mesi sarebbe passato da 22,2 minuti a circa la metà.
Secondo i responsabili dell’associazione sarebbe ragionevole pensare che la stessa formula ampliata e provata produrrebbe una progressiva ulteriore riduzione dei tempi. Il progetto sembra particolarmente interessante ed il Trentino, grazie anche all’ apporto strategico della Provincia, diventerebbe il primo territorio al mondo ad avviarlo.
Via | Comune.tn.it
Foto | Flickr