Uno studio afferma che l’eolico Usa può soddisfare la domanda mondiale di energia
Di studi curiosi ne abbiamo trattato tanti su Ecoblog, tuttavia questo che arriva dagli Stati Uniti merita particolare attenzione. Infatti secondo un importante centro di ricerca sembrerebbe che tutto il fabbisogno di energia nel mondo potrebbe essere soddisfatto dall’energia elettrica prodotta solamente con i sistemi eolici negli Stati Uniti. Questo è quanto stimato in uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze Pnas da Michael McElroy della School of Engineering and Applied Sciences, Harvard University di Boston.
Secondo il calcolo eseguito dagli esperti sarebbe sufficiente una rete di turbine da 2,5 MW di potenza che operi ad appena il 20% della capacità, per produrre un quantitativo di energia pari ad oltre 40 volte il consumo globale di elettricità, oltre cinque volte il consumo mondiale di energia in tutte le sue forme. Stupiti? Sicuramente lo studio non rivela tutto ciò che dovrebbe, nel senso che l’applicazione di un progetto faraonico di questo tipo genererebbe, oltre che investimenti molto onerosi, soprattutto dei chiari problemi di fattibilità tecnica.
Già qualche tempo fa parlammo su Ecoblog di ciò che in quest’ultimo periodo sta succedendo con i parchi eolici spagnoli i quali, a causa della crisi economica ed alla conseguente riduzioni dei consumi elettrici, stanno venendo scollegati dalla rete. Questo perché l’energia prodotta risulta oltre che più costosa anche di produzione maggiormente incostante rispetto ad altre fonti convenzionali.
Al di là dei facili trionfalismi che questo tipo di studi sono in grado di dare, sarebbe forse più importante trovare una soluzione su come poter utilizzare in maniera uniforme e costante una serie di impianti eolici così numerosi e di così grandi dimensioni.
Le energie rinnovabili stanno lentamente entrando nei mix energetici di tutti i più grandi Paesi sviluppati, ma la loro diffusione ha attualmente degli evidenti limiti tecnici dovuti ai problemi, primo fra tutti quello dell’immagazzinamento della corrente, che la rete elettrica impone.
Sicuramente siamo ancora distanti da percentuali buone di tecnologie rinnovabili nei più importanti Paesi del mondo ed è giusto che la diffusione di queste cresca in maniera esponenziale, ma è anche fondamentale tenere seriamente in considerazione questo aspetto che non è comunque di secondo piano.
Attualmente l’eolico fornisce il 42% di tutta la nuova capacità elettrica installata negli Stati Uniti, anche se nel complesso continua a costituire solo una piccola frazione della produzione complessiva di energia.