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Accordo fra le compagnie aeree per la riduzione delle emissioni di gas serra

23 settembre 2009 0 commenti

Aereo di lineaL’obiettivo è di quelli ambiziosi e se dovesse essere perseguito sarà davvero rivoluzionario nel settore dei trasporti. Le compagnie aeree hanno infatti raggiunto un accordo di massima per impegnarsi a ridurre del 50% le emissioni di CO2 entro il 2050 rispetto ai livelli del 2005. Ma c’è di più: è infatti stato previsto un accordo per l’abbassamento dell’1,5% annuo a partire già dal prossimo decennio.

L’accordo di massima è stato raggiunto nei giorni scorsi tra le più importanti compagnie aeree del mondo e sarà presentato ufficialmente questo pomeriggio durante il vertice dei cambiamenti climatici negli Stati Uniti. Il settore aereo, così come il settore trasporti in generale, è stato accusato in questi anni a più riprese di una mancanza di impegno alla riduzione delle emissioni.

La presentazione a New York a nome della International Air Transport Association (IATA), può essere pertanto visto anche come un tentativo per evitare probabili misure punitive che si preannuncia verranno prese verso le compagnie di volo nel vertice che si terrà a Copenaghen. Fra le note positive il fatto che abbiano aderito all’accordo anche le compagnie Ryanair e Easyjet, vettori low-cost che nell’ultimo decennio hanno incrementato in maniera esponenziale i loro fatturati e che in passato hanno spesso sorvolato a riguardo di questo tipo di decisoni ambientali.

L’obiettivo però, rimarcano i responsabili delle due compagnie, dovrà essere raggiunto con i miglioramenti tecnologici e non con la compravendita di quote di CO2. Come commentare queste decisioni? Personalmente credo che per quanto ambizioso sarà molto difficile che il tutto vada a buon fine.

Salvo vere e proprie rivoluzioni tecnologiche, si rischia fortemente di assistere ad una replica di quell’accordo di riduzione delle emissioni (poi mai portato a compimento) che nel 1998 venne sottoscritto dai costruttori della maggiori case automobilistiche mondiali. E voi, credete ci attendano nei prossimi decenni grosse novità in questo settore o semplicemente si tratti di accordi volti a rimandare problemi di difficile risoluzione?

Via | Guardian.co.uk
Foto | Flickr