La Renault fonda un istituto sulla mobilità sostenibile
La Renault, una delle più importanti case automobilistiche del mondo, ha fondato all’interno della propria azienda un settore che si occuperà di mobilità sostenibile. L’obiettivo è in sostanza quello di realizzare programmi di ricerca e d’insegnamento sul tema del futuro nei trasporti, con un occhio di riguardo alla mobilità dei veicoli elettrici.
Un segno dei tempi che cambiano o semplicemente uno slogan per dare un’immagine più verde alla casa francese? Per quanto il concetto di mobilità sostenibile si scontri in un certo sensi con gli ovvi obiettivi di marketing di una casa automobilistica è abbastanza credibile che per la Renault si tratti di un qualcosa di più che un semplice slogan ambientale autocelebrativo.
L’azienda in questione ha infatti avviato già da qualche tempo un serio programma di passaggio al trasporto elettrico che non riguarda semplicemente l’azienda in questione, ma anche altri portatori d’interesse non strettamente coinvolti nel settore trasporti. Su tutti la EDF (la maggior società produttrice e distributrice di energia elettrica francese) la quale, come riportato qualche tempo fa da Ecoblog, ha sottoscritto un anno fa un accordo con la Renault che l’avrebbe impegnata in appena tre anni ad implementare le reti di rifornimento dei veicoli elettrici.
Mica poco se ci pensiamo bene, sarebbe un po’ come se in Italia la Fiat e l’ENEL stipulassero un accordo bilaterale di questo tipo. L’esigenza dell’azienda francese è quella di ridurre l’impatto ambientale e di contribuire ad uno sviluppo sostenibile, oggi riconosciuti come obiettivi con cui si avrà sempre più a che fare in futuro da gran parte degli attori coinvolti nel settore dei trasporti.
Questa presa di coscienza ha spinto Renault ad impegnarsi nella progettazione di una gamma completa di veicoli elettrici a zero emissioni, avviando parallelamente una riflessione complessiva sul futuro dei trasporti. E voi che cosa ne pensate? Ritenete che siamo finalmente agli inizi della tanto attesa rivoluzione elettrica nel trasporto o credete sia solo un’iniziativa destinata ad avere poco seguito?
Via | Mobilitàsostenibile.it
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