Posta Pronta: iniziativa per spedire raccomandate con meno emissioni
Da ieri è possibile spedire lettere e raccomandate con un sistema completamente diverso rispetto al tradizionale e, fanno sapere gli inventori, con un impatto ambientale decisamente minore. Il servizio ha il nome di Posta Pronta ed è stato realizzato da Posta Jet insieme a Legambiente. I responsabili dell’iniziativa spiegano che attraverso questo innovativo sistema sarà possibile risparmiare tempo e ridurre le emissioni, migliorando in tal modo il rispetto per l’ambiente.
Secondo uno studio (condotto da AzzeroCo2, Ambiente Italia e Kyoto Club) il servizio Posta Pronta sarebbe in grado di far risparmiare mediamente 150 grammi di CO2 per ogni lettera spedita soltanto grazie alla razionalizzazione dei trasporti. Attualmente in Italia le buste inviate in un anno con i servizi di spedizione tradizionali sono circa nove miliardi.
Quindi anche se solo l’1% di queste spedizioni fosse inviato con Posta Pronta si avrebbe un risparmio complessivo di 13.500 tonnellate di anidride carbonica, corrispondenti alle emissioni prodotte dai consumi elettrici annui di 10.000 famiglie. Ma per capire meglio andiamo a vedere il funzionamento del sistema e in che cosa consiste questo nuovo servizio postale.
Il meccanismo è abbastanza semplice tanto che è sufficiente installare sul computer un software gratuito che permette di accedere al servizio che diventa operativo solamente versando la somma necessaria per la spedizione con carta di credito o bonifico. A questo punto, con pochi clic, la corrispondenza viaggia dal computer sino al centro stampa Posta Pronta più vicino alla città di destinazione.
Qui le lettere sono stampate, piegate, imbustate, affrancate e affidate in poche ore a Poste Italiane per la consegna al destinatario. Che vi sembra? Il sistema è certamente interessante se si considera il risparmio di tempo che ne deriva, mentre mi lascia qualche dubbio sull’effettiva riduzione dell’impatto ambientale. Se infatti è vero che si fa minore ricorso ai trasporti è altrettanto vero che è necessario utilizzare un computer per compiere le operazioni di spedizioni con relativo consumo di energia elettrica.
E’ quindi difficile dire se si tratta di un sistema ambientalmente di gran lunga migliore all’altro, almeno sino a quando i consumi dell’energia elettrica nel settore residenziale continueranno a seguire l’aumento di questi ultimi anni. Avremo probabilmente migliori certezze a proposito quando si imporranno in maniera più capillare nuove tecnologie informatiche a maggior risparmio energetico e vi sarà una quota più alta di produzione elettrica da fonte rinnovabile nelle nostre case.
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