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Sardegna: ancora polemica sull’eolico. Questa volta l’impatto ambientale è sui nuraghi

12 ottobre 2009 0 commenti

Nuraghe Sardegna La polemica sull’eolico in Sardegna sembra proprio non volersi placare. Proprio qualche giorno fa parlammo a proposito delle proteste relative alla costruzione di un parco eolico off shore nella zona di Is Arenas, un’importantissima meta turistica nonché di alto valore ambientale.

Questa volta invece a finire nell’occhio del ciclone è l’area che comprende i Comuni di Portoscuso e Gonnesa, dove l’azienda Portovesme Srl ha presentato nei giorni scorsi un progetto definitivo per la costruzione di un impianto eolico costituito da 26 aerogeneratori. Sembrerebbe una storia come tante altre se non fosse che l’ubicazione del parco, stando alle intenzioni progettuali, ricade in una zona archeologica di grande interesse.

Alcuni aerogeneratori infatti dovrebbero essere sistemati a ridosso della zona Punta Maiorchina ovvero a meno di 100 metri dai nuraghi Seruci e Murru Moi. L’ubicazione del parco, fanno sapere le amministrazioni locali, è obiettivamente troppo vicina ai resti dell’importantissima civiltà nuragica del luogo. Contestualmente all’approvazione del progetto, partono inoltre le polemiche per un’operazione che sarebbe sembrata sin dai primi momenti poco trasparente sia per la scelta dell’area che per la sistemazione degli aerogeneratori.

I sindaci delle amministrazioni comunali tengono comunque a sottolineare come siano disponibili a favorire gli insediamenti di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma non con questa soluzione auspicata. Il nostro parere favorevole alle tecnologie verdi, continuano i primi cittadini comunali, non può essere però confuso con quanto si vuole costruire in quest’area e quindi faremo di tutto per impedire che queste torri metalliche siano installate in questa zona.

La nostra disponibilità a favorire la Portovesme Srl non significa che si debbano precludere altri sviluppi economici e culturali del nostro territorio. Non bisogna concepire, fanno infine sapere le amministrazioni, un’area archeologica limitata semplicemente al cerchietto in cui è localizzato il nuraghe, perché la valle nuragica è in realtà tanto vasta che diventa improponibile sistemare gli aerogeneratori in quella zona.

Sarebbe bene, concludono i sindaci, che l’azienda Portovesme Srl scegliesse zone lontane dall’area dove hanno vissuto per millenni i nostri antenati. Intanto è già arrivata da parte della Regione Sardegna la solidarietà per i Comuni interessati alla questione. Basterà questo a far conciliare gli aspetti economici e di sviluppo di un’importante azienda isolana con quelli sociali, culturali ed ambientali di due piccole comunità locali?

Via | Regione.sardegna.it
Foto | Flickr