Cagliari e Napoli sono le città che spendono di più per l’ambiente e il territorio
Sono stati recentemente pubblicati i risultati di un particolare studio intitolato “I Comuni italiani 2009″, portato avanti dalla Fondazione Anci Ricerche. Lo studio, particolarmente curioso, mette in evidenza fra le altre cose, quali amministrazioni comunali d’Italia abbiano le maggiori spese per quel che riguarda l’ambiente e il territorio.
I parametri monitorati per conoscere il capitolo di spesa ambientale e territoriale sono le seguenti: urbanistica, gestione del territorio, edilizia residenziale pubblica, servizio idrico integrato e smaltimento dei rifiuti. Dallo studio emerge che queste rappresentano una voce significativa dei bilanci comunali, tant’è che la loro somma è circa 1/5 annuo (valore medio fra i comuni italiani) di tutte le spese delle amministrazioni locali.
I dati, per certi versi sorprendenti, eleggono Cagliari, con 427,2 euro di spesa pro capite, come la città metropolitana (fra le prime 15 d’Italia) con la più alta spesa per l’ambiente e il territorio. A seguirla, appena dopo e con una spesa di poco inferiore, Napoli (424,2 euro) e via via più staccate seguono Bari (343,4), Torino (314,5), Palermo (288), Milano (287,6), Catania (284,7). Sotto la media nazionale dei 233,2 euro, invece, le città di Firenze (101,2) e Genova (112,6).
Il dato che porta Cagliari e Napoli in cima a questa speciale classifica non deve però trarre in inganno nel senso che avere una maggiore spesa non è sinonimo di migliori servizi o comunque migliore gestione del territorio. Solo per citare un esempio basti pensare al fatto che Cagliari è uno dei pochi Comuni in Sardegna dove ancora non si fa la raccolta differenziata, mentre la realtà di Napoli, per la questione rifiuti, è balzata negli ultimi anni agli onori della cronaca nazionale ed internazionale.
Andiamo a vedere ora il dato regionale: il primato spetta al Molise, che si attesta sui 502,4 euro pro capite, seguito dal Trentino Alto Adige con 450,4 euro, i soli due Enti che destinano una quota superiore ai 400 euro. Sono quattro le regioni che oscillano tra i 400 e 300 euro: Campania (382), Umbria (378,5), Calabria (354,7) e Sardegna (340,6).
Valori di spesa tra i più bassi, invece, quelli che si registrano nelle regioni del Nord, con in testa il Veneto (113,7 euro), superato di poco dall’Emilia Romagna (151,8) e dalla Toscana (188,5). A breve distanza anche Lombardia (191,5), Piemonte (196,7), Friuli-Venezia Giulia (218,3) e Liguria (231,2).
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