Una guida per il telelavoro
Mobilità sostenibile e spostamenti casa-lavoro-casa. Poco tempo fa abbiamo affrontato questo tema sottolineando come una pratica interessante in questo senso, seppur ancora troppo lontana dalla cultura europea ed italiana in particolare, sia quella del telelavoro. In riferimento a questo tema ho letto con molto interesse una guida messa a punto dal magazine GreenMe.it dedicato agli stili di vita ecosostenibili.
Il telelavoro, per chi non avesse ancora troppa dimestichezza con questa parola, è una possibilità rivolta a chi decide (o comunque a chi è permesso) di lavorare da casa avvalendosi delle tecnologie di videoconferenza e di messaggistica istantanea, che permettono di mantenere il contatto con i colleghi e con il proprio datore di lavoro senza necessariamente doversi spostare con un mezzo di trasporto. Mentre però tale prassi prende sempre più corpo negli Stati Uniti, in Europa ha ancora poca diffusione.
Infatti in Europa, ed in particolare in Italia, c’è ancora molta perplessità nei riguardi del telelavoro anche se, soprattutto nel settore dell’It e grazie alla diffusione dei contratti atipici, le persone che lavorano da casa sono in costante aumento. Che le aziende possano beneficiarsi di importanti vantaggi economici è una certezza, soprattutto in questo periodo di forte crisi economica; rimane però da superare il difficile scoglio culturale.
La guida on line è un dettagliato strumento per il telelavoro che spiega come impostare il proprio lavoro da casa e diminuire, in questo modo, il proprio impatto sull’ambiente. Si inizia dalla scelta su come e dove collocare la propria postazione a quella della migliore scrivania da utilizzare (in bambù o in cartone sono le più eco-sostenibili), dalla sedia, alla cancelleria, dai software agli hardware necessari per fare della propria casa un’efficiente e perfetto mini-ufficio, il più ecologico possibile.
Senza dimenticare le pause e il giusto movimento che in tal caso diventano essenziali per la salute e il benessere dell’individuo. Sempre dalla guida emergono alcuni dati importanti che ci indicano come Lazio e Lombardia guidino la speciale classifica per numero di lavoratori di questa tipologia con percentuali rispettivamente dell’11 e del 10% .
In Europa sono circa dieci milioni i telelavoratori in Europa, di cui cinque milioni abituali che operano abitualmente da casa, due milioni che hanno un ufficio mobile (pc portatile e telefono cellulare) e tre milioni classificabili come telelavoratori occasionali. In Italia, in totale, non si va comunque oltre il milione di cittadini che lavora fuori dall’ufficio.
Quali però le professioni più adatte a questa tipologia di lavoro? Dalla guida emerge che prevalgono soprattutto programmatori, addetti ai call center, webmaster, grafici, impiegati amministrativi.
Via | Greenme.it
Foto | Flickr