Scadenza delle tariffe del Conto Energia: quale futuro?
Il futuro delle rinnovabili in Italia dipenderà tantissimo dall’evoluzione delle normative in tema di incentivazione. Fra poco più di un anno infatti (precisamente dal primo gennaio 2011) scadranno le attuali tariffe e in vista di questo evento l’intero comparto industriale attende impazientemente di conoscere i nuovi regolamenti in modo da poter pianificare meglio il proprio futuro.
Intanto dal Ministero dello Sviluppo Economico fanno sapere che è già stata messa a punto una bozza di un testo per il nuovo Conto Energia relativo al fotovoltaico. A tal proposito alcune delle più importanti organizzazioni imprenditoriali del settore rinnovabili (Aper, Anie-Gifi, Assosolare, e Ises), hanno presentato una proposta comune da mettere all’attenzione del governo in materia di incentivazioni dopo la scadenza di quelle attualmente in vigore.
Questi i punti che, secondo le associazioni, dovranno essere ritoccati: durata del futuro meccanismo di incentivazione di 5 anni (2011-2015); obiettivo della potenza elettrica cumulativa di tutti gli impianti che possono ottenere le tariffe incentivanti per il periodo 2011-2015 non inferiori a 8.000 MW; introduzione di nuovi scaglioni di potenza (kW): 1-6, 6-20, 20-200, 200-1000, superiore a 1000; semplificazione delle tipologie installative; eliminazione della categoria della “parziale integrazione” e mantenimento di due tipologie soltanto: impianti su edificio, impianti a terra; definizione di nuove tariffe.
L’unica cosa che però in questo momento di transizione appare certo è che gli incentivi saranno ritoccati verso il basso in considerazione del fatto che le tecnologie rinnovabili (e nel particolare il fotovoltaico) dall’entrata in vigore del Conto Energia hanno subito in Italia, seppur in una forma nettamente inferiore rispetto ad altri Stati, un’inevitabile diffusione su tutto il territorio.
Rimane un dubbio: quali gli sviluppi a questa situazione? Secondo voi ridurre gli incentivi porterà ad un inevitabile abbassamento dei prezzi delle tecnologie? O, come fanno notare i produttori, si rischierebbe di mettere in crisi un intero comparto industriale? A breve comunque, alla luce dell’imminente pubblicazione della proposta del governo, potremo trarre le prime considerazioni.
Via | Rinnovabili.it
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