Solo il 4% delle auto italiane sono ecologiche. Sardegna, Friuli e Calabria le Regioni più inquinanti
Che la situazione del settore trasporti nel nostro Paese non sia di quelle viste come “da esempio” a livello internazionale è cosa abbastanza risaputa. A testimonianza di ciò è interessante leggere uno studio recentemente pubblicato, portato avanti da Assicurazioni.it (primo comparatore online di preventivi RC auto e moto) che conferma questo nostro ritardo e il bisogno imminente da parte di tutti gli attori che gravitano nel settore di trovare nuovi soluzioni.
I dati ci indicano che prendendo in considerazione le vetture assicurate negli ultimi sei mesi e immatricolate con doppia alimentazione fin dall’origine, si rileva come solo il 4% delle persone possieda un veicolo con un’alimentazione “ecosostenibile”. Attenzione a questi dati: si sta infatti parlando di una percentuale in cui rientrano anche le auto a motore gpl o metano, quindi se dovessimo solo analizzare le ibride elettriche o le auto totalmente elettriche staremmo parlando di numeri davvero insignificanti.
Insomma questo 4% è costituito si da veicoli a minore impatto ambientale, ma comunque alimentati per lo più da combustibili di origine fossile, gpl e metano appunto. Detto questo è utile segnalare come la situazione non sia comunque delle migliori; a confermare questa tendenza è anche la scarsa diffusione dei distributori di gpl/metano.
Non a caso le Regioni che si aggiudicano il primato della presenza più consistente di auto inquinanti sono Sardegna, Friuli Venezia Giulia (con appena l’1% delle auto circolanti alimentate in modo ecologico) e Calabria (con il 2%). Da sottolineare come queste siano però le Regioni con il numero più basso di distributori di metano o gpl.
Nonostante gli incentivi per favorire l’acquisto di auto a impatto ambientale ridotto, gli automobilisti italiani sembrano adattarsi lentamente a queste politiche pseudo-ambientali. Basti pensare che in Sardegna i distributori a metano sono inesistenti, in Friuli e in Calabria non raggiungono neanche la decina e quelli di gpl sono ancora più che rari.
Per alcune Regioni i dati sarebbero invece più confortanti. In Emilia Romagna per esempio la percentuale sale al 7%, nelle Marche al 6,5% , mentre in Piemonte e Veneto, arriva al 5%. Ultima curiosità emersa dalla studio: sebbene a livello nazionale diesel e benzina praticamente si equivalgano (49% vs 47%), vi sarebbero alcune differenze in relazione al sesso degli automobilisti.
Sembrerebbe infatti che le donne guidino prevalentemente veicoli a benzina (59,5% delle automobiliste italiane), mentre gli uomini preferiscano quelle diesel per una percentuale vicina al 54%.