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I consigli della Forestale sul Natale

11 dicembre 2009 0 commenti

Albero di NataleRendere il Natale un po’ più sostenibile? Oggi è la volta dei consigli del Corpo Forestale dello Stato che dal suo sito ufficiale ci fa conoscere alcune indicazioni per rendere un po’ più verdi le festività. I suggerimenti prendono spunto dai dati forniti dalla Coldiretti, secondo cui si stima che quest’anno in Italia si compreranno circa 6,5 milioni di alberi veri, per un giro d’affari di circa 140 milioni di euro.

A tal proposito il Corpo Forestale consiglia di utilizzare, in alternativa agli abeti, altre specie di piante sempreverdi che più facilmente si adattano al clima cittadino e a quello delle pianure. Il consiglio più importante che emerge è quello di comprare l’albero possibilmente in un vivaio in modo da essere sicuri di utilizzare piante provenienti da una normale attività agricola di tipo vivaistico.

Le piante coltivate sono contrassegnate da un tagliandino di riconoscimento che indica, oltre alla denominazione del vivaio, il luogo di origine, la specie di appartenenza e l’età. Sino a qui i consigli su dove acquistare. Altro punto importante è quello di mantenere l’albero sempre in buone condizioni dopo l’acquisto.

A tal proposito dal Corpo Forestale fanno sapere di evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami e non usare sostanze decorative che intacchino la superficie delle foglie, come la neve artificiale e gli spray coloranti. Inoltre, durante il periodo di permanenza in casa, le radici della pianta devono essere mantenute costantemente umide.

Nel caso degli alberi senza radici, è importante riporli in recipienti pieni di acqua tiepida, ad una temperatura di circa 30 gradi, che ne agevolerà l’assorbimento. E’ necessario, infine, sistemare le piante in un luogo luminoso, fresco, lontano da qualsiasi fonte di calore e al riparo da correnti d’aria.

Infine, terminato il periodo natalizio, gli alberi con radici possono essere posizionati all’esterno, sui balconi, o essere piantati nei giardini, ricordando che si tratta di piante che possono crescere fino a 15-20 metri e che le loro possibilità di sopravvivenza sono legate, oltre che alle condizioni vegetative della pianta, anche a quelle climatiche che devono essere appropriate alla specie.

Nel caso in cui non si abbia la possibilità di piantare l’albero, la Forestale suggerisce di donarlo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti o dai Comuni che provvederanno al recupero della pianta. Dagli alberi ormai inutilizzabili viene ricavato il legno, mentre le piante in migliori condizioni vegetative vengono trasportate e trapiantate in luoghi idonei al loro attecchimento.

Via | Corpoforestale.it
Foto | Flickr