JURASSIC PARK A ROMA. VECCHI GRATTACIELI PER SFIGURARE UN PATRIMONIO DELL’UMANITA’
Quando è arrivata, la notizia è sembrata appartenere, più che a quello della politica e dell’architettura, al mondo del Surrealismo.
Il Comune di Roma ha appena istituito una Commissione Grattacieli.
Ma come? Prima il sindaco Alemanno annuncia di voler iniziare un processo di demolizione delle periferie “hard” costruite negli anni 70, addirittura individua una zona, quella di Tor Bella Monaca come luogo del primo intervento, e, poi, cambia idea, decide di resuscitare i proprio quei grattacieli e grattacielozzi di cui è piena la povera Tor Bella Monaca?
Come è possibile?
Perchè mai si dovrebbero demolire i grattacieli anni 70 di Tor Bella Monaca e, nello stesso tempo, iniziare a costruire altri grattacieli?
Perchè mai?
Perchè quelli di Tor Bella Monaca sono vecchi, cadono a pezzi, si dice.
Sono invivibili, energivori, contrari a qualsivoglia principio di eco-compatibilità.
Benissimo, ma allora si rendono conto tutti che è assurdo costruirne altri che tra 20-30 anni cadranno anche loro a pezzi, saranno completamente obsoleti.
Il problema della pericolosità sociale ed ecologica del grattacielo è noto, infatti, da tempo.
Già negli anni 60 del secolo passato il famoso scrittore inglese J. C. Ballard aveva ottenuto un successo planetario con il libro High-Rise che racconta l’inferno di chi vive all’interno di un edificio “alto”, cioè “high”, dipendente al 100%, per la sua quotidiana sopravvivenza, dal consumo di enormi quantità di energia. Il libro è tradotto anche in Italia e pubblicato da Feltrinelli con il titolo -surreale- di “condominio”.
Oggi, siamo nel 2011, il mondo sta vivendo una delle sue peggiori crisi economiche, la peggiore dai tempi del crollo di Wall Street nel 1929, e cosa decide di ri-esumare il Comune di Roma?
Il grattacielo.
Sarebbe fantastico, molto ironico, se non fosse vero.
Oggi, i grattacieli sono il simbolo più chiaro ed evidente della crisi economica, dell’arroganza del capitalismo selvaggio che tutti sono, ormai, d’accordo di riformare.
Non si costruiscono più negli Stati Uniti che li hanno inventati 2 secoli fa. Due.
Nell’Ottocento.
La città che viene definita la Roma del Nord, la San Pietroburgo dei nostri architetti, Rastrelli, Quarenghi, Rossi, ha appena deciso di bocciare il progetto del grattacielo della potente società Gazprom.
Un grande segno di civiltà.
Anzitutto, un grande segno di democrazia.
Bisogna, infatti, aiutare il Comune di Roma a chiarirsi le idee sul tema del grattacielo.
Il grattacielo rappresenta una grande speculazione edilizia fatta su un terreno limitato. Quindi, il Paese che li ha inventati, gli Stati Uniti d’America, ha sviluppato da 200 anni l’unica possibile politica economica e urbanistica riguardo ai grattacieli.
Non c’è bisogno di nessuna Commissione Grattacieli.
O tutti i cittadini, quelli di Destra, di Centro e di Sinistra, possono costruire grattacieli -come avviene a New York nelle due aree di Up-Town e Mid-Town- oppure nessuno può costruirli -come avviene nella città capitale, Washington D.C. o nella capitale del Wisconsin, Madison.
O tutti o nerssuno.
E’ molto semplice. E’ una fondamentale regola democratica.
E sarebbe ora che si applicasse anche in Italia. Basta con i comuni di “Sinistra” che fanno costruire, agli amici del sindaco, grattacieli “di Sinistra”. Basta con i comuni “di Destra” che fanno costruire, agli amici del sindaco, grattacieli “di Destra”.
Basta! Stop!
Siamo nel Terzo Millennio.
Poi, ovviamente, i grattacieli sono oggetti che consumano, per la loro sopravvivenza, enormi quantità di energia.
Per essere abitati hanno bisogno di molti ascensori, e gli ascensori hanno il difetto di consumare energia.
Per essere abitati, hanno bisogno di enormi impianti di condizionamento dato che gli architetti si divertono spesso a ricoprirli di pannelli di vetro.
Senza aria condizionata non possono semplicemente esistere.
Poi, sono degli enormi generatori di traffico, dato che concentrano su un terreno limitato, enormi quantità di persone che devono spostarsi, normalmente, tutte alle stesse ore.
Le cosiddette “rush-hours”. Le ore di punta.
Poi, anche, sono oggetti che inquinano il paesaggio. Sono oggetti, per loro definizione, “alieni”.
In sintesi, i grattacieli sono oggetti decisamente obsoleti, vecchi, e politicamente scorretti.
Perchè mai una città magnifica come Roma dovrebbe essere inquinata dalla costruzione di questi dinosauri?
Perchè Roma, patrimonio dell’umanità, dovrebbe essere trasformata in una ridicola Jurassic Park?
Oggi, esistono alternative eco-sostenibili alla costruzione di grattacieli.
Oggi, il futuro della città passa attraverso la trasformazione delle sue periferie in eco-quartieri urbani compatti e sostenibili.
E’ tempo che anche la politica italiana se ne accorga e proponga un futuro eco-sostenibile -e autenticamente democratico- per le nostre città.