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Spesa pubblica: ai parchi nazionali lo 0,0069% del PIL

21 maggio 2009 0 commenti

parco-circeo

La Camera dei Deputati, Commissione VIII Ambiente, nella seduta di mercoledì 6 maggio 2009, con la Presidenza del presidente Angelo Alessandri e la presenza del sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia, ha terminato l’esame e dato il proprio parere favorevole al decreto di riparto dei fondi per i parchi nazionali, in termini tecnici “Schema di ripartizione dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’anno 2009, relativo a contributi in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi”. Gli stanziamenti complessivi per il 2009, rispetto al 2008, passano da 63,8 a 56,2 milioni di euro, con una riduzione in termini assoluti di circa 7,6 milioni di euro e una riduzione percentuale di circa 11,9 per cento. La relazione del Governo valuta che “da un lato … si tratta di una riduzione significativa, dall’altro, … essa appare in linea con i principi di contenimento della spesa pubblica”.

Il dibattito sul decreto, come riporta il resoconto parlamentare, è stato poco più che burocratico. L’On. Salvatore Margiotta (del PD) ha espresso un parere complessivamente favorevole, lamentando però la mancata disponibilità per le Camere dei rendiconti degli enti interessati, e quindi la difficoltà di valutare l’efficacia dell’azione dei singoli Enti. Il parlamentare ha anche lamentato “preoccupazione e contrarietà” per la riduzione dei fondi rispetto all’anno precedente; infine ha richiesto informazioni sull’intenzione del Governo (annunciata dalla Ministro Prestigiacomo) di ridurre di ulteriori 100 mila euro i fondi di ciascun parco per finanziare la ricostruzione in Abruzzo. L’On. Ermete Realacci (sempre del PD) si è associato, richiedendo che nel parere della Commissione fosse espressamente richiamato il pesante taglio ai fondi per i parchi, auspicando inoltre che “il parere sia coerente con una concezione dei parchi come strumenti importanti anche sotto il profilo della risposta del sistema-Paese alla crisi economica in atto, e dunque come soggetti fondamentali non solo per salvaguardia ma anche per lo sviluppo del territorio”.

L’On Guido Dussin (LNP), che ha predisposto il parere, sottolinea che esso tiene conto di alcune osservazioni dell’opposizione; il sottosegretario Roberto Menia, si è detto disponibile a fornire la documentazione contabile dei parchi; e ha espresso la disponibilità del Governo a valorizzare per il futuro, anche ai fini dell’assegnazione dei fondi, l’elemento essenziale rappresentato dalla capacità dei parchi di attirare risorse supplementari. Lo stesso On. Menia ha chiarito che “la proposta di una ulteriore riduzione di 100 mila euro dei fondi a disposizione di ciascun parco per finanziare la ricostruzione dei comandi del Corpo forestale dello Stato e della sede di Assergi del parco nazionale, è frutto di un impegno assunto dal Ministro dell’ambiente in occasione della visita effettuata lunedì scorso, insieme ai presidenti delle Commissioni parlamentari competenti, nelle zone colpite dal terremoto del 6 aprile”. Ermete REALACCI in merito ha rilevato che sarebbe stato opportuno un maggiore coinvolgimento della Commissione.

Per la precisione il Ministro Prestigiacomo aveva detto che “il sistema dei Parchi italiani contribuirà alla ricostruzione delle sede del parco” (4 maggio 2009, ANSA). Gianfranco Giuliante, Presidente del Parco della Majella, aveva a proposito commentato nell’ambito della visita della Giunta di Federparchi in Abruzzo il 6 maggio: “Un atto di solidarietà per cui esiste una generale disponibilità, ma che deve essere accompagnato da una partecipazione attiva dei Parchi stessi alle scelte circa la migliore destinazione dei fondi, destinazione che non può che essere quello di un intervento utile al rilancio invocato per l’intero sistema abruzzese”. E intanto 40 aree protette italiane (nazionali e regionali) hanno inviato comunque aiuti in Abruzzo, come riportato dalla stessa Federparchi.

 

Nulla quaestio sul finanziamento dei parchi abruzzesi, ma una domanda sorge spontanea: nel capiente bilancio del Ministero Ambiente l’unico modo per trovare i fondi per il doveroso sostegno della terra messa in ginocchio dal terremoto era proprio un ulteriore taglio ai già scarsi fondi dei parchi nazionali? E il taglio deve essere una “una tantum” pari in valore assoluto per tutti i parchi? Un esempio: 100.000 mila euro di taglio per il Parco Nazionale dell’Asinara o per il Parco Nazionale del Circeo sono pari al 12,6% dell’intero trasferimento corrente, per il Parco Nazionale del Gran Paradiso solo il 2,1%.

Tornando ad un ragionamento più generale, come rilevato dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi “alle 23 perle del Bel Paese, che includono i borghi a picco sul mare delle Cinque Terre, gli stambecchi del Gran Paradiso, le foreste della Sila, le scogliere del Gargano, le vette delle Dolomiti Bellunesi, i ghiacciai dello Stelvio, il mare della Maddalena e dell’Asinara, gli orsi d’Abruzzo (e molto altro) si destinano gli stessi soldi di 1.000 metri di asfalto. Tutto si potrà dire dei Parchi Nazionali, ma non che siano una spesa rilevante per lo Stato”.

Si rileva che il saldo del PIL 2009 (secondo il DPEF 2009-2013) è pari a 803.321 milioni di Euro, e quindi la spesa di 56,2 milioni di euro per i parchi nazionali rappresenta lo 0,0069 % del PIL: è questo il valore che l’Italia assegna ai suoi territori più pregiati?

E intanto il Ministro Matteoli il 18 maggio informa che entro luglio ”sarà indicata formalmente l’esigenza finanziaria delle parte italiana pari a 2.860 milioni di euro” per il nuovo tunnel ferroviario del Brennero (ADNKronos). Tale spesa corrisponde a 47,7 volte l’investimento per i parchi nazionali. Il ministro Matteoli ha voluto, quindi, ricordare ”il forte impegno dell’Italia nella realizzazione di tutti i segmenti ferroviari che caratterizzano il ‘corridoio 1′. Impegno che ammonta a 59,2 miliardi di euro (giusto 1000 volte l’investimento per i parchi). Nel comparto stradale sono stati redatti progetti per 27,2 miliardi di euro di cui approvati 24,2 miliardi (430 volte l’investimento per i parchi). Nel comparto ferroviario sono stati redatti progetti per 32 miliardi di cui approvati 26 miliardi (569 volte l’impegno per i parchi).

Un altro confronto interessante è quello con la spesa militare del nostro Paese: L’Italia mantiene l’ottavo posto per spesa militare a livello mondiale: con 33,1 miliardi di dollari in valori costanti (Rapporto SIPRI 2008), circa il 2% del PIL se si considerano le spese straordinarie (sistemi d’arma, ecc…). Dalla Nota Aggiuntiva del Ministero della Difesa 2009 apprendiamo che la previsione di spesa per la funzione difesa per l’anno corrente è pari a 14.339,5 milioni di euro, con un taglio previsto del 6,9% rispetto al 2008, 255 volte la spesa per i parchi nazionali.

Al di là di queste valutazioni, resta il dato assoluto di un taglio ai fondi dei parchi nazionali dell’11,9%, meno il contributo “volontario” all’Abruzzo. E si parla già di un ulteriore taglio d’ufficio da parte del Ministero del Tesoro sul finanziamento ordinario 2009 appena approvato.