Un allarme, forse, per i parchi nazionali
”Tutti gli enti parco rischiano di scomparire, soppressi in via automatica dal 1 novembre 2009”. La denuncia e’ del senatore Roberto Della Seta, capogruppo Pd in Commissione Ambiente, che sul punto ha presentato un’interrogazione urgente lo scorso 7 ottobre al ministro Prestigiacomo. ”In base all’articolo 26 del decreto legge 112 del 2008 – afferma Della Seta – tutti gli enti non economici con meno di 50 dipendenti sopravvissuti alla misura ‘taglia-enti’, tra cui appunto tutti gli enti parco, sono comunque soppressi se entro il 31ottobre 2009 i ministeri competenti non adottano i regolamenti di riordino”.
Non tutti però sembrano d’accordo con questa interpretazione della norma. Il Vicepresidente dell’AIDAP (Associazione Italiana Direttori Aree Protette) in una nota agli associati fa notare che “che gli Enti Parco risultano esonerati dall’applicazione della norma citata”. L’AIDAP sottolinea che “sarebbe importante se il Governo convocasse la III conferenza delle aree naturali protette per approfondire ed attualizzare la mission e gli obiettivi delle aree protette in una società complessa quale quella italiana. Nel dibattito sulla riforma del Paese mancano, troppo spesso, riferimenti al ruolo istituzionale dei parchi. Pur non escludendo la necessità di importanti adeguamenti degli strumenti operativi, così come già segnalato dalla Carta di Feltre, occorrerebbe approfondire le capacità, i meriti ed i limiti della gestione di parchi a riserve a quasi vent’anni dalla L. 394/91″.
Nell’interrogazione Della Seta comunque si sottolinea che, testualmente, l’art. 26 del decreto “Taglia-enti”, ovvero del decreto-legge del 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, riporta che “sono altresì soppressi tutti gli enti pubblici non economici, per i quali, alla scadenza del 31 ottobre 2009, non siano stati emanati i regolamenti di riordino”.
Un giallo vero e proprio, o una lettura diversa di una norma con un testo che si può interpretare in modo diverso? La risposta probabilmente verrà nei prossimi giorni con la risposta del Ministro Prestigiacomo all’interrogazione di Della Seta.