Democrazia, informazione e nucleare
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Caro Antonio Polito,
a proposito del ritorno al nucleare in Italia, non si lasci ingannare dai dati forniti da chi ha interessi nel settore. Il vero costo di produzione dell'energia elettrica prodotta dal nucleare è molto superiore alle valutazioni ottimistiche che circolano in certi ambienti. Le consiglio la lettura di questo articolo di un esperto indipendente (è un'ottima analisi tecnica che si basa su un metodo certificato internazionalmente, ma può leggere le conclusioni che smascherano i trucchetti contabili dei nuclearisti)
In realtà è il libero mercato a frenare il rilancio del nucleare, visto che da anni quasi nessuno investe in questo settore. La costruzione della tanto sbandierata centrale finlandese si sta allontanando nel tempo e i costi aumentano, come scritto in questo articolo su Qualenergia: Certo, se lo Stato in Italia ci mettesse un bel pò di soldi il ritorno al nucleare si potrebbe anche fare. Ma io come lei sono liberista e la cosa francamente mi ripugna.
Infine Le propongo la lettura, all'indirizzo di un rapporto poco incoraggiante sulle disponibilità di uranio economicamente estraibile. Per inciso, attualmente le estrazioni di uranio coprono circa il 60% del fabbisogno, mentre l'altro 40% deriva dallo smantellamento dell'arsenale nucleare.
Distinti Saluti
Terenzio Longobardi