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Valutazione della convenienza economica del Fotovoltaico in azienda agricola

20 aprile 2009 0 commenti
(Fonte immagine: www.enertek.eu)

Questo lavoro, parte integrante del progetto RAMseS, ha l'obiettivo generale di presentare l’analisi economica condotta sull’applicazione di due tipologie di impianto fotovoltaico (FV), uno di piccole dimensioni (2 kWp) e uno di dimensioni medie (10 kWp), nell’ambito di una ipotetica aziende agricola italiana.
In questo articolo viene valutata la convenienza economico-finanziaria ad investire in due tipologie di impianto fotovoltaico (FV), uno di piccole dimensioni (2 kWp) e uno di dimensioni medie (10 kWp), nell'ambito di una ipotetica aziende agricola italiana del centro Italia.
I risultati di questa ricerca hanno messo in evidenza un crescente interesse per la produzione i energia solare sia a livello internazionale che nazionale, ed hanno aperto nuove riflessioni sulle opportunità offerte dal settore agricolo.
L'Italia in passato non ha avuto un ruolo di particolare rilievo nel campo del FV, ma negli ultimi anni, grazie anche alla nuova incentivazione del conto energia sta compiendo passi importanti.
Nell'ambito di questo clima legislativo favorevole si viene ad aprire un nuovo scenario per le aziende agricole che dal 2006 possono considerare come reddito agricolo anche la produzione di energia elettrica da sistemi FV.
Gli indicatori di convenienza utilizzati, quali il Valore Attuale Netto (VAN), il Saggio di Rendimento Interno (SRI) e il Pay Back Period (PBP), mostrano una chiara convenienza ad investire nei sistemi FV esaminati per le aziende agricole del centro Italia. Fra i possibili investimenti esaminati, considerando un arco temporale di 20 anni, il più conveniente in termini di VAN risulta l'impianto da 10 kW in scambio sul posto. A fronte di un costo iniziale di 59.600 euro, l'investimento viene ripagato in 7,8 anni (PBP), presenta un VAN di 33.318 euro, un profitto (o flusso di cassa dell'investimento) al 20° anni di circa 100.000 euro e un SRI del 10,8%. Per una stessa tipologia di impianto risulta poi più conveniente la modalità di scambio sul posto rispetto alla cessione alla rete in quanto il beneficio connesso all'energia elettrica risparmiata è ben superiore a quello dell'energia venduta.
Per quanto riguarda l'investimento con l'accesso ad un mutuo, questo offre un netto vantaggio in termini di flusso di cassa, garantendo sin dalla fine del primo anno dopo l'entrata in esercizio dell'impianto dei flussi di cassa o profitti positivi. Basti pensare che per l'investimento relativo allo stesso impianto da 10 KW, ma con un mutuo, il profitto al 20° anno sale a circa 160.000 euro. Tuttavia, ad una analisi finanziaria più approfondita che tiene conto del saggio di sconto (si è considerato il 5 %) e che si basa sul VAN, è preferibile, seppur di poco, l'investimento senza accesso al mutuo.

Carlo Daniele & Toufic El Asmar
Dipartimento di Economia Agraria e Risorse Territoriali
Facoltà di Agraria - Università degli Studi di Firenze

Articolo completo allegato cme file in formato PDF nel sito ASPO Italia:
http://www.aspoitalia.it/archivio-articoli/246-valutazione-della-convenienza-economica-del-fv-in-azienda-agricola