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I Gas entrano in “circolo”

15 settembre 2011 0 commenti

Gas e Acli, binomio vincente. Sono sempre più diffusi i gruppi di acquisto all’interno delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, per favorire forme di partecipazione e di democrazia. Nessun “miracolo” ma una bella collaborazione che rispecchia lo spirito delle associazioni, che perseguono lo scopo di promozione sociale attraverso un sistema diffuso e organizzato sul territorio che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale. Le Acli sono protagoniste nel mondo del cosiddetto “terzo settore”: il volontariato, il non profit, l’impresa sociale. La nascita dei gruppi di acquisto solidale ha fatto registrare un notevole incremento di iscritti negli ultimi anni. Tra le realtà più affermate a livello nazionale c’è il Gas dell’Acli di Chiari (www.tuttogaschiari.it), in provincia di Brescia, quello di Mestre (www.tuttogas.org), Milano (il Gassurdo, su http://www.buonmercato.info/index.php?option=com_supergroups&task=group&view=details&id=14&Itemid=18).
I gas cosiddetti “aclisti” hanno un potenziale enorme se consideriamo che l’associazione dei lavoratori cristiani conta oggi su tutto il territorio nazionale quasi 100mila iscritti, con oltre 100 sedi provinciali e 21 regionali (i dati su www.acli.it). Per entrare nel Gas aclista si deve essere tesserati all’associazione e finora il numero di iscritti più alto si registra nelle regioni del Nord Italia. La costituzione di un nuovo Gas spesso passa attraverso la mediazione di Acli Terra (www.acliterra.it), l’Associazione nazionale professionale agricola, senza fini di lucro che opera nel mondo rurale a sostegno dello sviluppo delle persone e dei territori: sostiene, anche attraverso forme giuridiche peculiari di assistenza tecnica ed organizzativa, i processi di associazionismo territoriale e locale, opera nel quadro di una promozione più ampia volta alla difesa dell’ambiente, della qualità della vita, della garanzia alimentare e della salute, della valorizzazione delle produzioni agricole e delle forme di commercializzazione a tutela degli interessi convergenti di produttori e consumatori.