Ma cos’è questo picco di Hubbert?
Il picco del petrolio (o picco di Hubbert) è un picco di produzione, ovvero il momento in cui si raggiunge il massimo storico di produzione di una risorsa finita. Esaminando i dati storici, si è visto che il picco si verifica approssimativamente quando metà della risorsa estraibile è stata estratta e la forma della curva di produzione è "a campana", questa viene anche detta "curva di Hubbert". Questo comportamento si vede tipicamente per il petrolio ma anche per la maggior parte delle risorse minerali.
La forma della curva di Hubbert deriva principalmente dal fatto che i costi di estrazione aumentano gradualmente dato che si estraggono prima le risorse meno costose. All'inizio, l'estrazione costa poco, i profitti sono alti e li si ri-investono in nuove ricerche e estrazione. Questo causa una rapida crescita della produzione. Ma, col tempo, i costi aumentano e diminuiscono i profitti. Così, si investe di meno nella ricerca e lo sviluppo di nuove risorse. La rapida crescita iniziale rallenta fino ad arrestarsi. La produzione diminuisce dopo essere passata da un massimo. In sostanza, non si arriva mai a un esaurimento improvviso. Nessuno estrae per rimetterci e, di conseguenza, può succedere che si smetta di estrarre la risorsa ben prima di averla fisicamente esaurita.
Il concetto di picco, di per se, non dice nulla sui prezzi. Tuttavia, è ovvio che i produttori cercano di mantenere i loro profitti aumentando i prezzi di vendita per compensare gli aumenti dei costi di estrazione. Questo è quello che causa gli aumenti di prezzi nelle vicinanze del picco: è la fase in cui l'industria produttiva fa uno sforzo per cercare di continuare ad aumentare la produzione. Ma gli alti prezzi finiscono per ridurre la domanda; a questo punto il mercato si contrae e i prezzi diminuiscono. Questo è quello che è successo negli ultimi anni.
I meccanismi del mercato finanziario (chiamateli "speculazione" se volete) amplificano la portata di questi effetti causando un aumento spettacolare dei prezzi e una caduta altrettanto spettacolare. Queste oscillazioni hanno effetti abbastanza modesti sulla produzione che ha un'"inerzia" che la rende poco sensibile alla volatilità dei prezzi. Bastano 3 secondi per decidere se comprare o non comprare petrolio mentre per mettere in produzione un giacimento ci vogliono tipicamente 10 anni. Per questa ragione, la produzione di oggi deriva da scelte fatte anni fa, anche molti anni fa. Non c'è da stupirsi che la produzione sta continuando a seguire la curva di Hubbert. Sembrerebbe proprio che siamo nelle vicinanze del picco e che presto comincerà il declino.
Alla fine dei conti, il messaggio di ASPO è sempre quello ed è molto semplice: nel futuro avremo meno petrolio a disposizione. Il resto; prezzi, speculazioni, bolle finanziarie, crisi delle borse e tutto quanto non cambia gran che la situazione della produzione. Sarà bene cominciare ad abituarsi.