Io e il lampredotto
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Io: "Uno col lampredotto, grazie."
Venditrice: "Ecco"
I: "Un bicchiere di rosso, si può avere?"
V: "No. C'è una nuova legge. Non possiamo più vendere vino sfuso"
I: "Ah....?"
V: "Può prendere una bottiglietta. Sono 25 cc., un bicchiere e mezzo"
I: "Va bene, una bottiglietta."
V: "Vuole anche un bicchiere?"
I: "Per forza, non vorrà che lo beva con la cannuccia!"
V (sorride): "Non si sa mai, abbiamo tanti turisti americani...."
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I: "La bottiglia glie la ridò indietro?"
V: "Solo se me la ridà piena"
I: "Non la può riprendere?"
V: "Non si può."
I: "Allora dove la butto?"
V: "La butti nel cestino, lì, a lato."
I: "Ma il vetro non si butta da qualche parte.... sa... separato?"
V: "No."
I: "Ci butto anche il bicchiere di plastica?"
V: "Si."
(butto bottiglia di vetro, bicchiere di plastica, carta e nylon dove era avvolto il panino, tutto insieme del bidoncino dove c'è altra carta, plastica, bottiglie, lattine, tappi in plastica e in metallo e resti di panini vari)
I: "Grazie e arrivederci"
V: "Arrivederci"
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Questo dialogo si è svolto a duecento metri dalla sede della provincia di Firenze dove ho passato una mattinata a parlare con vari assessori e funzionari a proposito della necessità di incrementare la frazione della raccolta differenziata dei rifiuti.