Viva l’abbondanza!
di Ugo Bardi
In un futuro non troppo remoto, l’energia rinnovabile potrebbe arrivare come una cascata inarrestabile: abbondante e a basso costo.
Sull’ultimo numero di Photon international (febbraio 2009), potete leggere un articolo di Cristopher Podewils sullo sviluppo del fotovoltaico in Germania. Secondo Podewils, per il 2012, in Germania ci potrebbero essere più di 50 GW di potenza fotovoltaica installati, ai quali vanno aggiunti circa 30 GW di potenza eolica. Se a queste prospettive aggiungiamo i miglioramenti tecnologici in atto, per esempio l’arrivo sul mercato dell’eolico di alta quota, allora è una vera inondazione di energia che ci arriva addosso.
Podewils vede come perfettamente possibile un totale di 100 GW di potenza massima rinnovabile installata entro pochi anni, da confrontare con il massimo di assorbimento della rete in Germania che, per esempio, è stato sempre ben sotto gli 80 GW nel Giugno del 2009.
Arrivare a saturare la domanda di elettricità con le rinnovabili può apparire strano a chi è abituato a vederle come energie “deboli”, che generano soltanto una frazione di marginale dell’offerta. Eppure, è una conseguenza logica dello sforzo che il governo tedesco ha fatto nel promuovere l’energia rinnovabili. Come risultato, la crescita dell’energia rinnovabile in Germania è esponenziale. Si parte già da 5.5 GW di potenza totale del fotovoltaico misurata nel 2008, quindi se la tendenza continua con una tendenza al raddoppio in meno di due anni, bastano pochi anni per arrivare a diverse decine di GW sufficienti per saturare il mercato.
Ci sono svariati motivi per cui la tendenza al raddoppio potrebbe non continuare in Germania. La crisi economica potrebbe rallentarla. Oppure, una coalizione della lobby del carbone e/o del nucleare potrebbe contrastarla per non vedersi buttar fuori completamente dal mercato. Tuttavia, è difficile pensare di arrestare completamente la tendenza e, se le cose non cambiano drasticamente, la Germania potrebbe trovarsi a essere il primo paese ad avere un eccesso di energia rinnovabile disponibile, perlomeno in certi momenti. Già oggi, ci sono dei momenti di basso consumo della rete in cui tutta la produzione viene fatta con le rinnovabili e si possono spegnere sia le centrali a carbone che quelle nucleari. Nel futuro, questi momenti di abbondanza saranno sempre più frequenti e ci sarà da domandarsi di cosa fare di tutto il ben di Dio che arriva gratis dalle centrali rinnovabili.
Ammettiamo allora che la tendenza continui e che entro qualche anno la Germania sia inondata di energia rinnovabili. Le conseguenze sono molto interessanti. La prima è che - finalmente - la gente smetterà di ripetere che ”le rinnovabili non potranno mai, ecc, ecc… (ma, in Italia, sicuramente continueranno). La seconda, è che certi tipi di produzione inquinanti e pericolosi, - il carbone per esempio - potranno essere tranquillamente mandati in pensione. Certo, la rete elettrica dovrà adattarsi alla disponibilità di energia abbondante e a buon mercato - ma variabile nel tempo. Questo è un problema risolvibile. In primo luogo, si favoriscono impianti a rapida accensione/spegnimento, come le turbine a gas. Poi, se abbiamo dei momenti in cui il valore dell’energia sul mercato è zero o quasi, questo favorisce gli impianti di storage che possono acquistare l’energia (anzi, averla gratis) e poi rivenderla quando ce n’è bisogno. Anche se l’efficienza di un impianto di storage è bassa, non importa se l’energia costa poco (anzi, niente).
In termini più generali, per chi produce a livello locale, per esempio con un impianto fotovoltaico sul tetto, in certi momenti non varrà più la pena di rivendere l’energia alla rete - che te la pagherebbe zero. Si tratta invece di cominciare a pensare ad autoconsumarla.
Questo autoconsumo dell’energia in eccesso potrebbe prendere varie forme. Nell’ambito domestico, potrebbe essere:
1. Far marciare gli elettrodomestici
2. Caricare le batterie dei veicoli elettrici.
3. Scaldare l’acqua degli scaldabagni o per il riscaldamento domestico.
4. Generare ghiaccio per raffreddare gli ambienti.
5. Far rifornimento di acqua potabile per osmosi inversa o condensandola dall’atmosfera.
Tutte queste cose sono costose oggi, alcune al punto di essere inpensabili. Ma, nel futuro le prospettive potrebbero cambiare. Per esempio, la casa potrebbe non aver più bisogno di acqua corrente dall’acquedotto. Potrebbe semplicemente condensarla dall’atmosfera o generarla per purificazione dalle acque grige domestiche.
E’ possibile tutto questo? Certamente si, perlomeno se potremo mantenere la crescita esponenziale in corso dell’energia fotovoltaica e eolica. Questo richiede un intervento politico ma, grazie a questo intervento, l’indipendenza energetica sta cominciando a diventare non più solo una chimera, ma una realtà.
Ovvero, è una realtà in Germania. E in Italia? Beh…….