Il picco sparisce dietro l’orizzonte
Continua il declino della produzione petrolifera a conferma del fatto che - molto probabilmente - abbiamo raggiunto il picco di produzione globale ("peak oil") nel 2008 (*). Come si vede dalla figura, siamo scesi oggi ai livelli del 2004 e la discesa continua. Non si può ancora dire se saremo in grado di risalire nel futuro, ma al momento stiamo vedendo una clamorosa conferma delle previsioni di ASPO, che già a partire dal 1998 aveva previsto il picco nel periodo 2005-2010.
Allo stesso tempo, si sta verificando un'altro effetto: la sparizione del picco dall'attenzione del pubblico. Vediamo qui i risultati di Google Trends per il termine "peak oil" che indicano il numero di volte in cui il termine è stato cercato su internet. In basso, si vedono le citazioni sulla stampa.
L'attenzione del pubblico ha avuto un massimo storico nel 2005, avvicinato, ma non superato, nel Luglio del 2008 in corrispondenza con il picco dei prezzi. Da allora è in netto declino, raggiungendo oggi i minimi storici per periodo per il quale si hanno dati.
Evidentemente, il pubblico percepisce soltanto i prezzi del petrolio e non è in grado di "vedere" la produzione. Ecco il grafico dei prezzi aggiornati del petrolio, sempre da ASPO-Netherlands.
In effetti, più che altro la percezione del pubblico sembra essere sensibile alle variazioni di prezzo, più che ai prezzi assoluti. Oggi che il prezzo è allo stesso livello del 2006, l'attenzione del pubblico è molto minore.
In sostanza, il picco del petrolio può essere stato benissimo nel 2008, ma non sembra che glie ne importi niente a nessuno. Questo fenomeno di sparizione del picco dall'attenzione del pubblico si era già verificato in un altro caso storico, quello del picco di produzione degli Stati Uniti, verificatosi nel 1970. Dopo il picco, l'attenzione del pubblico era completamente crollata. Si è ricominciato a parlare del picco del petrolio negli USA soltanto quando l'argomento "picco" è tornato di moda per via dell'avvicinarsi del picco globale. Dimitri Orlov riferisce che qualcosa di simile si è verificato anche con il picco di produzione dell'Unione Sovietica, nel 1991.
Sembra che i problemi che il picco sta creando spingano la gente a occuparsi del quotidiano e dell'immediato, cercando di sbarcarsela come possono in una situazione che si sta facendo sempre più difficile. Il picco è ormai parte del passato; non c'è più tempo ne voglia di occuparsene. Probabilmente è un fenomeno inevitabile - in effetti era previsto anche quello. Quindi, prendiamo atto della situazione e andiamo avanti. Non è più tempo di elucubrazioni, ma di soluzioni concrete.
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* Nota: c'è sempre qualche allocco in giro che continua a sostenere che in qualche modo questo picco non può essere il "vero" picco perchè "non è un picco dell'offerta ma un picco della domanda". Non hanno capito nulla del concetto di "picco di produzione". Io continuo a cercare di spiegarglielo, ma non ci posso fare nulla se sono duri come le noci di cocco.