Scemenze estive del “Corriere”
Di Ugo BardiEstate: tempo in cui, tradizionalmente, i giornali non sanno cosa scrivere.I membri del governo sono in ferie, quindi i giornalisti devono trovare altre scemenze da commentare. E’ un pezzo che non si sente più parlare del mostro di Loch Ness, i dischi volanti sembra che siano in vacanza anche loro, come pure le varie escort e veline, per cui non resta che inventarsi qualcosa sulle energie rinnovabili. Così, Il corriere della sera del 20 Luglio se ne esce con qualche bufala veramente fuori dell’ordinario. L’articolo è centrato sull’ “eolico senza pale”, detto anche “vortex”, ma non è quella la bufala (secondo alcuni potrebbe esserlo, ma io rimango per ora agnostico). Le bufale pesanti sono nella conclusione dell’articolo dove l’autore si lancia a definire certe meravigliose nuove scoperte.
Così leggiamo delle “«nuove molecole fotovoltaiche» presentate dal Laboratorio europeo di spettrofotometria non lineare dell’Università di Firenze in grado, in un futuro molto prossimo, di centuplicare la potenza di un pannello fotovoltaico.” Vediamo: se un pannello fotovoltaico di oggi ha un rendimento di conversione del 15%, centuplicarlo vorrebbe dire portarlo al 1500% . Ovvero, per ogni fotone che arriva, ne crei 15!!! Accipicchia, che lusso! E il tutto in un futuro non ben identificato ma “molto prossimo”. Ma chi era quell’allocco che aveva inventato questa scemenza della conservazione dell’energia……???
Leggiamo anche della “piattaforma meccanica e chimica, messa a punto dall’ingegner Alessio Cianchi (Officine Berti), capace di sfruttare la cavitazione e la luminescenza dell’acqua e trasformarla in energia.” Mica noccioli, come si suol dire: qui si parla del fenomeno detto “bubble fusion”; “fusione a bolle,” ovvero un tipo di fusione nucleare per niente fredda che, secondo alcuni, si verificherebbe all’interno delle bolle che si formano nell’acqua a causa di particolari fenomeni di cavitazione. E’ una cosa molto complessa e per niente ovvia che era stata pubblicata su “Science” qualche anno fa ma che sembra ormai relegata al recinto delle bufale. Così, è notevole leggere che qualcuno sarebbe riuscito a mettere a punto una “piattaforma meccanica e chimica” che “trasforma la cavitazione e la luminescenza in energia”. In altre parole, l’ing. Cianchi avrebbe sviluppato un piccolo reattore nucleare a fusione funzionante e che produce energia. Il problema e che non sono riuscito a trovare assolutamente niente su internet a proposito di questa cosa. Le uniche “officine Berti” che si trovano sulle pagine gialle sono un concessionario della Mercedes dalle parti di Ferrara e mi pare improbabile che si dedichino a esperimenti di fusione nucleare. Guardando bene, si trova che il comunicato stampa di Ecquologia parla di “Officine Bertoli”, ma su internet non si trova chiaramente chi possano essere e dove siano. L’ing. Alessio Cianchi si trova su internet soltanto in quanto citato da questo articolo del “Corriere”. Non risulta che abbia pubblicato niente sulla letteratura internazionale, neppure che abbia brevettato qualcosa, oppure che abbia comunicato a qualcuno la sua grande scoperta. Insomma, senza niente togliere all’ing. Cianchi che potrebbe benissimo aver sviluppato qualcosa di utile e di intelligente, la comunicazione che ne viene fatta sul “Corriere” è totalmente inutile e incomprensibile.
Per finire, leggiamo che “Quasi fantascientifica la ricerca del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. I professori Paolo Fulignati e Alessandro Sbrana hanno presentato alcuni impianti «a ciclo binario» capaci di trasformare il calore del sottosuolo in energia elettrica senza estrarre alcun fluido dalla falda. . Ora, questa non è una bufala e Fulignati e Sbrana sono persone serie e competenti. Ma è notevole che il nostro autore definisca “quasi fantascientifica” la loro scoperta. Ma come ragiona questo qui? Dopo averci ammannito la fusione nucleare in bottiglia e i pannelli fotovoltaici che creano energia dal nulla, questo trova “quasi fantascientifica” una cosa, tutto sommato, abbastanza normale nel campo dell’energia geotermica.
Forse a questo il direttore gli aveva detto di scrivere un articolo sui dischi volanti. Non avendo trovato notizia di nessun atterraggio recente, si è rifatto con l’energia rinnovabile, ma la cosa della fantascienza gli è rimasta in mente.
(nota: questo post non vuole assolutamente essere una critica nei riguardi dei ricercatori citati nell articolo del Corriere che non sono certamente responsabili del modo in cui il loro lavoro è stato presentato)
http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_20/eolico_pale_121941de-7537-11de-95fa-00144f02aabc.shtml
Immagine da www.saddletrout.com