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E’ inutile parlare di di fatti se non si trova qualcuno pronto a negarli

7 ottobre 2009 0 commenti

Immagine da empirewire


Paul Krugman tratteggia in poche linee sul New York Times una grande verità. Dice che lo avevano invitato a un dibattito, che poi hanno cancellato perché non erano riusciti a trovare qualcuno che sostenesse opinioni opposte alle sue.

Siamo ridotti male. Siamo ridotti al punto che se di qualcosa non si fa uno spettacolo, non se ne può parlare. La stampa, con questa insistenza sul "bilanciamento" delle opinioni opposte sta facendo un disastro: le persone serie non riescono più a parlare senza trovare una banda di pagliacci che si mette in mostra sostenendo le cose più strambe, ma così facendo trova spazio nei media. Il cosiddetto "dibattito" sul cambiamento climatico insegna, purtroppo, come si è visto in certi casi disgraziati.

Ma, dice Krugman, se si dovesse parlare della forma del pianeta terra, non se ne potrebbe discutere se prima non si riesce a trovare qualcuno che sostiene che la terra è piatta. E' lo stesso con il cambiamento climatico o il picco del petrolio dove, purtroppo, qualche terrapiattista si trova sempre.

Ecco qui l'articoletto di Krugman

http://krugman.blogs.nytimes.com/2009/08/04/shape-of-planet-blogging/


Shape of planet blogging

Long ago I said that if liberals said the Earth was round, while conservatives said it was flat, the news headlines would read “Shape of the planet: both sides have a point.” But I encountered a new wrinkle today.

I was tentatively scheduled to be on a broadcast dealing with — well, I won’t embarrass them. But first they had to find someone to take the opposite view. And it turned out that they couldn’t — which led to canceling the whole segment.

In a way this goes beyond my original point, which was the unwillingness of the news media to referee a controversy by actually reporting the facts. Now it seems that a fact isn’t worth reporting unless someone is prepared to deny it.