Piccole regole inutili per risparmiare
Di Ugo Bardi
La copertina della campagna “Piccole Regole per Risparmiare” di una nota catena di distribuzione italiana.
Va molto di moda spiegare alla gente come gestirsi la crisi; piccole ricette e regole che consistono in cose tipo comprate elettrodomestici più efficienti, spegnete gli elettrodomestici quando non il usate; cose del genere. Sembrerebbe strano che la gente abbia bisogno di sentirsi dire cose del genere, ma tutto sommato dirle non fa danno. Posto che uno dica cose giuste e che siano utili a qualcosa di pratico.
Non sempre è così . Vi faccio vedere in testa al post la copertina di una brochure distribuita da una catena di grande distribuzione in Italia – è una cosa fatta in grande senza troppo badare a spese. All’interno, la prima cosa che ci trovate è una bella descrizione dell “amica salva-energia” che è la lampada a basso consumo. Di questo argomento ne ho già parlato in un paio di post; concludendo che le lampade a basso consumo sono cose per niente entusiasmanti. Lo sono ancora meno se uno le presenta come sono presentate in questa brochure.
Allora, leggiamo nella brochire che “una famiglia di 4 persone consuma circa 400 chilowattora l’anno per illuminare la casa spendendo circa 60 euro” Il che, tutto sommato, è accettabile.
Leggiamo poi che le lampade a basso consumo “consumano l’80% in meno di energia” (corretto) e che “in dieci anni di vita con una sola lampada il risparmio può arrivare fino a 138 euro“. (grassetto mio). E qui, non ci siamo proprio.
Già dire “138 euro in 10 anni” è una fesseria; cosa vuol dire “fino a”? In che condizioni? Con quali presupposti? Più che altro, risparmiare 138 Euro con una sola lampada vuol dire che quella lampada, da sola, consumava per 180 Euro in 10 anni, ovvero circa il 30% di tutti i consumi di casa, che si era detto erano di 600 Euro. Ma che conto del piffero hanno fatto? Hanno in mente una casa con tre lampade in tutto? Sicuro: una in salotto, una in cucina e una in bagno. In camera da letto, dopotutto, non ce n’è bisogno quando uno dorme. O hanno considerato una casa dove c’è una piantana da 300 watt in salotto tenuta accesa tutto il tempo? Forse, ma, come minimo, dovrebbero spiegarti che sostituendo una lampadina a caso non risparmi 138 euro in 10 anni. Col cavolo! Non potevano far riguardare questo conto a qualcuno che avesse almeno un diploma di quinta elementare prima di stamparlo in centomila di copie?
Dopo un inizio così, ci si può domandare che cosa ti aspetta dopo. E’ in effetti, il resto della brochure non è che sia molto migliore. E’, più che altro, una fiera delle banalità, con però alcune perle decisamente umoristiche. Per esempio: “Scegliete caldaie con produzione di acqua calda” (e che altro, sennò?) oppure “Usa lo sciacquone solo quando è veramente necessario” (è utile sapere che in caso di stitichezza non importa).
Viene da domandarsi che effetto abbia questo foglino quando va in mano a gente che sta cercando disperatamente di arrivare al 27 del mese; come sta succedendo a tanti ultimamente. Quelli che sono in queste condizioni non hanno certamente bisogno di esortazioni a risparmiare. Se ne accorgono benissimo da soli che devono risparmiare per forza. A sentirsi presi in giro in questo modo, cosa penseranno? Insomma, carta, inchiostro e energia sprecata, anche con possibili effetti controproducenti sulla generale propensione al risparmio.Se si vuol veramente convincere la gente che bisogna fare qualcosa di serio per risolvere la crisi energetica, bisogna fare molto, molto meglio di così.
La brochure intera la trovate a questo link