Next Vintage: il re è morto, viva il suo vestito
La Moda e lo Stile sono immortali. Cadono i re, cadono le regine, ma le corone restano. Restano le parrucche, restano i corpetti, reinventati e tradotti, silenziosi viaggiatori del tempo che conoscono sia Maria Antonietta che Madonna live in Dolce e Gabbana. Il Vintage e l’Antiquariato sono morti. Viva il Vintage e l’Antiquariato. Intramontabili. L’eleganza non è il vestito che indossi, recitava con sacralità Coco Chanel. Vero. Ma il vestito che indossi parla di te: tradisce la tua personalità, se ce l’hai. Indossare un vestito significa sceglierlo, farsi rappresentare dai suoi colori o non colori, dal suo taglio, dalla sua vestibilità, dalla sua storia. Perché un vestito trapassa il tempo, le vite delle persone che lo creano e di quelle che lo indossano: se Cleopatra si sedesse oggi in prima fila a una sfilata di Vivienne Westwood, forse passerebbe inosservata. E, diciamocelo, quella frangetta alla foggia egiziana incarna il Vintage ante litteram come niente più. Sentite il richiamo di abbigliamento e accessori come quello delle Sirene? Dal 14 al 17 ottobre, il Castello di Belgioioso (belgioioso.it) si trasformerà nella più importante e fornita vetrina di Vintage d’Europa, con oltre cinquantacinque espositori. Il re è morto? Viva il suo vestito.