Ecopsicologia: quando la Natura salva la mente
Menti malate, cervelli depressi, neuroni annichiliti. La depressione è il lato oscuro del Progresso che, se da un lato ci risolve mille problemi, dall’altro ce ne crea altrettanti. Psichiatri e psicanalisti illustri provano da sempre a guarire l’insoddisfazione mentale con terapie e farmaci di ogni sorta. Ma sono sicura che la mia bisnonna – sì, sempre quella che recitava “non si butta via niente” – avrebbe proposto una bella passeggiata nella Natura, senza certo prevedere che questo suo benefico consiglio si sarebbe poi chiamato Ecopsicologia e sarebbe stato eletto tema di spicco in convegni come quello dal titolo Grandi città e salute mentale. Dall’Università inglese di Essex ci arriva chiaro chiaro l’assunto secondo cui una sana camminata quotidiana nella Natura può essere strategica per lenire una depressione leggera quasi quanto l’assunzione di farmaci. La Natura Madre ci accoglie, ci avvolge, ci abbraccia, ci protegge, ci ripara, ci ristora. Nessun farmaco è così potente.