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Quando l’eredità del nonno è un lavoro

18 ottobre 2011 0 commenti

Ne jetez jamais. Soprattutto, di questi tempi sciagurati, il lavoro. Non un lavoro, ma il lavoro. Quello che da sempre nella Storia e nell’immaginario collettivo sfama la gente. Il fornaio. Sì perché fare il pane ha un nome importante: l’arte bianca. Arte. Il pane è quell’elemento primordiale a cui ci si aggrappa durante le carestie, fino ad arrivare a dare l’assalto ai Forni. E così, Filippo Tresoldi, una brillante carriera avviata come architetto e un nonno che ha avviato il primo panificio a Bergamo nel 1938, ha reso grazie e onore all’eredità lasciatagli da Filippo Giuseppe, e ha rilanciato l’attività nel cuore di Bergamo, aprendo un panificio che ha la foggia di un bistrot parigino. A me è piaciuto perché vi si fa il pane, come in un Sancta Sanctorum, a vista dei clienti. Lunga vita al pane quotidiano.