Il piatto piange? No, parla.
Se a parlare è un morto, puoi scommettere sul tuo sogno e giocarti il numero 47: una persona defunta rappresenta, secondo la simbologia del caso, la metafora del cambiamento per antonomasia. Se, invece, le parole, tipo “mangia meno e più lentamente” te le dice un piatto, allora non stai sognando, ma hai speso circa duemila euro per un marchingegno creato per bacchettarti se stai raggiungendo a passi lunghi e ben distesi l’obesità. La temibile ghigliottina – made in Svezia – di golosi e affamati va sotto il nome di Mandometer. Il piatto tecnologico già le canta di santa ragione in Inghilterra, direttamente autorizzato dal Servizio sanitario nazionale. Eh sì, perché i vicini inglesi sono saliti ad honorem sul gradino più alto del podio, conquistandosi la fascia di più grassi d’Europa: in terra anglossassone l’obesità marchia a fuoco un adulto su quattro. Mandometer nasce, quindi, con una mission impossible da rendere possible: mettere un freno alle quantità e alla velocità con cui vengono ingurgitate patatine fritte & company e provare a ridurre lo spreco a cui è costretta la Sanità pubblica britannica con un “montepremi” annuo di oltre quattro miliardi di sterline. Il congegno infermale, mentre mangi, mette in evidenza le calorie che stai introducendo nel corpo (davvero una punizione tremenda, ndr). Sarà una buona idea. Sarà sicuramente utile per provare a combattere il dilagare di obesità e cattiva alimentazione. Ma mi sa tanto di Big Brother anche a tavola. In buona fede, certo, ma sempre di invasione di campo si parla.