God save the fireman (Dio benedica i pompieri e la voglia di vivere)
Il fuoco dalla notte dei tempi ci attrae e ci terrorizza. L’uomo primitivo adorava le fiamme che cuocevano la carne e gli permettevano di riscaldarsi nelle caverne. La caccia alle streghe inaugurava il rogo-facile per purificare il mondo da non meglio precisate donne indemoniate e non. Oggi senza combustione non avremmo il riscaldamento e tanti comfort. Persino dopo la morte, alcuni ricorrono al fuoco, per ridursi (o tornare, secondo le credenze) in cenere. Eppure, oggi pomeriggio, in via Padova a Milano, è andata in scena una tragedia sfiorata che ha messo tutti noi, che involontariamente vi abbiamo assistito, a dura prova. Un fire-reality al fulmicotone, una sorta di roulette russa in cui si stava giocando la vita una famiglia di tre persone: un uomo, una donna, un bambino. E il loro cagnolino. Dall’ultimo piano di un bel palazzo della via, fuoriusciva una coltre grigia e minacciosa di fumo. Dai due piccoli terrazzini di un appartamento, si sporgevano le tre persone che, completamente avvolte dal fumo, noi in strada vedevamo appena. Si sentivano, invece, forti e lancinanti come una lancia che ti trafigge dritta al cuore, le loro urla. Lo strazio di chi si sente braccato come un topo in gabbia che rischia la morte e non vede via d’uscita. Tutti in strada piangevamo, impotenti come poche volte nella vita ci siamo sentiti davvero. A un tratto, la donna ha cominciato a urlare più forte, a invocare l’arrivo dei pompieri, sembrava davvero l’ultima disperata richiesta d’aiuto. Non riuscivano più a respirare e il fumo li stava completamente inghiottendo. Poi, come in un codice inverso, l’uomo ha sfidato l’incendio, il fumo e l’altezza dell’ultimo piano del palazzo e e ha tratto sul tetto sopra gli abbaini il cagnolino, il bambino e la donna. Un angelo. O forse solo un uomo che ha scelto la vita. Con tutte le sue forze. I pompieri sono arrivati poco dopo. E quando hanno riportato a terra i sopravvissuti, tutti abbiamo sentito forte che il bene aveva vinto. Ha vinto la vita. W il fuoco. Il fuoco è morto.