Alce Nero e le farfalle
La minaccia di un’agricoltura aggressiva
La minaccia di un’agricoltura aggressiva
Il murales con la preghiera di Alce Nero (uomo religioso e predicatore della tribù dei Sioux Oglala) s’impone curiosamente alla vista di chi decida di visitare il Museo-Laboratorio della Fauna Minore di San Severino Lucano (Potenza), posto com’è proprio accanto all’ingresso, magistralmente dipinto in un contesto culturale pregno, com’era da attendersi, soprattutto di cultura e «civiltà contadina».
In quella sua preghiera Alce Nero(«santo asceta» lo ha definito Elèmire Zola) invoca il Creatore con linguaggio ispirato, e dall’ imperante e progressiva distruzione del patrimonio naturale trae motivo per auspicare, con splendida metafora, che il «Grande Spirito» possa interagire con la mente ed il cuore degli uomini, affinché ciò che residua (la «piccola radice») possa tenersi sempre viva per tradursi poi in preziosa biodiversità, vera ricchezza di questo nostro martoriato Pianeta.
La preghiera è tutta originale, tutta fedele, parola per parola, tranne
quel volo di farfalle! Vi confesso che quelle sono
posticce! Alce Nero non ne aveva mai fatto cenno alcuno!
Se mi sono permesso tal «licenza» (spero tanto che quel sant’uomo non me ne voglia) è solo per il fatto che le farfalle non sono solo belle, inoffensive e squisitamente leggiadre: segnatamente quelle a volo diurno, sono considerate veri e propri indicatori ecologici, al pari degli «uccelli cantori», anzi molto, molto di più!
Si parla infatti di tali organismi (detti anche «bioindicatori») qualora si presenti la necessità (cosa che accade sempre più frequentemente!) di rilevare l’integrità dei vari ambienti naturali e, più particolarmente, per valutare i livelli d’inquinamento ambientale e la relativa risposta degli ecosistemi: diciamo subito che la regola generale in ecologia è che le specie più significative, sia che si tratti di vegetali sia di animali, sono sempre quelle dotate di scarsa adattabilità.
Un grave problema, ormai condiviso da molti e di pubblico dominio, è quello che a causa delle molteplici e amplificate attività dell’uomo (non ultime quelle a rilevanza penale!), la biodiversità, così fondamentale alla vita di questo Pianeta, possa ridursi a livello globale, nazionale e regionale.
(Valentino Valentini)
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