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È realtà la prima auto elettrica made in Italy

17 febbraio 2009 0 commenti

Impegno della Regione Piemonte

Impegno della Regione Piemonte

Si chiama Phylla (nella foto), dal greco foglia, ed è il veicolo urbano efficiente e totalmente riciclabile, in grado di annullare le emissioni di anidride carbonica nelle aree urbane e ridurre gli impatti ambientali lungo tutto il suo ciclo di vita. Infatti, è costruita con materiali bioplastici ed i suoi pneumatici, completamente biodegradabili, sono ottenuti da derivati dell’amido di mais.
Il progetto era stato presentato lo scorso maggio dalla Regione Piemonte, oggi è divenuto realtà grazie a un investimento di 1,2 milioni di euro stanziato dalla Regione, che è riuscita a coinvolgere nel progetto il meglio dell’industria, della ricerca e del design italiano, tra cui l’Environment Park, che ha contribuito a definire e selezionare le tecnologie innovative per l’ambiente, il Centro Ricerche Fiat, a cui sono state demandate le scelte tecniche e ingegneristiche per lo sviluppo del dimostratore marciante, il Politecnico di Torino, per la gestione complessiva del progetto e il coordinamento dei partner, l’Istituto europeo di Design e l’Istituto d’Arte Applicata e Design di Torino (Iaad).
È alimentata da un motore elettrico e da pannelli solari fotovoltaici posizionati sulla carrozzeria, che le consentiranno di percorrere fino a 20 chilometri al giorno. In caso di carica integrale della batteria, e per farlo ci vorranno dalle quattro alle cinque ore, la sua autonomia arriverà a superare i 200 chilometri.
I differenti gruppi di lavoro hanno affrontato le diverse fasi del progetto con l’obiettivo di raggiungere la migliore combinazione di fonti di energia alternativa, sperimentando materiali a elevata efficienza strutturale, funzionali a una mobilità urbana più pulita. Phylla pesa 750 chilogrammi, è lunga poco meno di 3 metri e larga 1,6. L’accelerazione del veicolo da O a 50 km/h avviene in 6 secondi, e raggiunge una velocità massima di 130 km/h.
La piccola city car di nuova generazione ha un’architettura che consente di applicare nel tempo soluzioni per migliorare le performance e contenere i costi: è infatti in grado di raggiungere livelli di costo chilometrico assai inferiori rispetto a quelli di una city car a benzina, circa un euro ogni cento chilometri di percorrenza.
Il primo prototipo di Phylla sarà pronto in luglio, mentre entro il 2010 la regione Piemonte è pronta a comprarne 200 esemplari per sostituire tutta la sua flotta aziendale.
I vari step del progetto sono documentati nel volume «Phylla, il sole a quattro ruote», che racconta lo sviluppo di questo veicolo-laboratorio, il suo know-how e le tecnologie utilizzate per realizzarlo.

(Maurizio Matera)