Switch Off, e gli universitari risparmiano
Progetto promosso da Edisu Piemonte e Centro studi ambientali
Progetto promosso da Edisu Piemonte e Centro studi ambientali
Energia, acqua, rifiuti. Ma anche acquisti ecologici e riduzione delle sostanze chimiche. Ovvero «Switch off: riduco i consumi». Si chiama così il progetto che Edisu Piemonte e il Centro studi ambientali di Torino hanno attivato all’interno delle residenze universitarie torinesi per migliorarne le prestazioni ambientali e limitarne gli impatti.
Obiettivo: ridurre i consumi energetici, idrici, la produzione di rifiuti e l’utilizzo di sostanze chimiche. Attraverso l’ottimizzazione di processi, attività, servizi e impianti e la promozione di comportamenti ambientalmente virtuosi tra gli studenti ospitati. Con l’augurio che queste buone pratiche vengano replicate e veicolate anche al di fuori di queste residenze.
«Ogni anno nelle sedi Edisu sono ospitati circa 2.000 studenti, tra italiani e stranieri: giovani cittadini cui è diretto il servizio di ospitalità nel cui percorso rientra anche l’educazione alla sostenibilità, obiettivo primario dell’educazione civica - spiega la presidente Edisu, Mariagrazia Pellerino -. In questo caso l’educazione a consumi più sostenibili passa anche dal miglioramento della qualità ambientale delle nostre strutture».
«Switch Off: riduco i consumi» prevede infatti nelle nove residenze torinesi coinvolte un approccio sistemico con azioni di riduzione dei consumi sia diretti (energia, acqua, rifiuti), sia indiretti come le emissioni di CO2 in atmosfera. «L’approccio ambientale per la riduzione dei consumi energetici, idrici e di materia deve essere considerato trasversale a tutte le attività umane», dice Domenico Filippone, presidente del Centro Studi Ambientali.
La metodologia Switch Off parte da una prima fase di diagnosi ambientale (con la valutazione del livello attuale di eco-compatibilità delle strutture) per giungere alla definizione di articolati piani di azione che man mano vengono messi in pratica. Tra gli interventi, ad esempio, il piano di sostituzione degli elettrodomestici e delle lampadine con apparecchi ad alta efficienza, l’installazione di tecnologie per il risparmio idrico e per la promozione dell’acqua del rubinetto da bere (riducendo anche alla fonte i rifiuti in plastica), grazie all’adesione di Edisu al progetto Tvb Ti voglio bere. Queste azioni sono inoltre riassunte nel piano di comunicazione, scritto in italiano e inglese e affisso su pannelli e vetrofanie nelle sedi.
Infine, sempre all’interno di Switch Off è in atto nella residenza universitaria Lungodora di Torino (che è anche in corsa per l’ottenimento del marchio europeo Ecolabel grazie al progetto EcolaBelPiemonte) una sperimentazione di tecnologie per la riduzione dei consumi. Tra le azioni già realizzate, l’installazione di sensori di presenza, di un sistema per il recupero dell’acqua piovana per scopi irrigui e di contatori per i consumi energetici e idrici di ogni singola stanza e dei servizi offerti dalla residenza. Sono inoltre in fase di installazione Led nelle zone comuni e l’impianto solare termico più grande del Piemonte, con 290 mq di pannelli, che farà evitare circa 38.900 kg/anno di emissioni di anidride carbonica, pari all’incirca alle emissioni annue di 55 famiglie italiane.
(Fonte Centro Studi Ambientali)