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C’è una cura per il ristagno dei laghi

6 marzo 2009 0 commenti

Sperimentazione dell’Irsa

Sperimentazione dell’Irsa

I laghi sono soggetti, ormai da diversi decenni a una molteplicità di pressioni che ne compromettono la qualità delle acque e la strada privilegiata per il loro recupero è quella di agire sulle cause di degrado, che risiedono nel territorio circostante, riducendo alla sorgente l’emissione delle sostanze inquinanti nella rete idrica che afferisce al lago.
Questa strategia a lungo termine può essere affiancata da interventi diretti sull’ambiente lacustre al fine di sfruttare i processi interni al lago per favorirne il recupero nel breve periodo, attraverso una strategia di risanamento che può essere definita a breve termine.
In questo contesto, presso l’Irsa, è in corso una sperimentazione pilota che si propone di modificare la circolazione delle acque del lago riducendo il «ristagno» dovuto agli elevati tempi di ricambio.
La sperimentazione, svolta in collaborazione con il Centre for Water Research (Cwr) della University of Western Australia e con il Centro di Cultura Scientifica A. Volta di Como, prevede l’utilizzo di un sistema di pale rotanti sommerse (simili ad un grosso ventilatore da soffitto) che favorisce il ricambio delle acque superficiali della porzione più meridionale del bacino occidentale del Lago di Como, caratterizzato da elevati tempi di ricambio delle acque dovuti all’assenza di un emissario naturale.
L’esperimento ha dimostrato la notevole capacità del miscelatore nel ricambiare le acque superficiali. Uno studio modellistico ha dimostrato inoltre che un numero di 6 miscelatori, opportunamente distribuiti nella baia di Como, porterebbe al dimezzamento del tempo di ricambio delle acque superficiali, aumentando enormemente la naturale capacità di assimilazione del corpo lacustre.

(Fonte Cnr)