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Depuratore a basso impatto ambientale

7 marzo 2009 0 commenti

Sviluppato dall’Irsa del Cnr

Sviluppato dall’Irsa del Cnr

Si chiama Sbbgr il nuovo sistema di trattamento delle acque di scarico, sviluppato dall’Irsa del Cnr. Il Sequencing Batch Biofilter Granular Reactor, questo il nome per esteso, consente ai grandi e piccoli centri urbani di eliminare gli inquinanti dalle acque di scarico con un notevole abbattimento dei costi e rispettando le più severe prescrizioni ambientali recentemente formulate dall’Unione Europea.
L’Irsa-Cnr sta lavorando da alcuni anni allo sviluppo di reattori con biomasse granulari che, essendo caratterizzati da più alte concentrazioni batteriche rispetto agli impianti di tipo tradizionale, offrono maggiori capacità depurative. «Nel sistema messo a punto dal nostro Istituto - spiega Claudio Di Iaconi - i batteri si sviluppano in granuli altamente pesanti con una densità fino a 4-5 volte superiore rispetto ai fanghi attivi tradizionali. Questo permette di mantenere, nell’unità di volume del reattore stesso, una quantità maggiore di biomassa, consentendo volumetrie dei reattori e costi d’impianto assai ridotti nonché una minore produzione di rifiuti solidi da smaltire, e quindi anche un minor costo di gestione».
La tecnologia è stata applicata con successo in un prototipo a scala dimostrativa installato presso la Stazione di Depurazione dei liquami urbani di Bari in ambito «Programma Life» con finanziamento dell’Unione Europea (progetto Perbiof: «A new technology for treating municipal and/or industrial wastewater with low environmental impact»;). Il progetto (conclusosi a fine 2008) ha evidenziato che la tecnologia Sbbgr oltre ad una riduzione fino a 10 volte dei quantitativi di fanghi prodotti è in grado di ridurre il consumo energetico (fino a 3 volte), le emissioni di gas serra (fino a 5 volte) e i potenziali di ecotossicità (fino a 30 volte).

«Questi risultati incoraggianti - conclude il ricercatore - daranno la possibilità di costruire reattori più piccoli, che produrranno una minor quantità di residui, con risvolti positivi legati alla qualità delle acque, alla minor produzione di odori, rumori e aerosol, diminuendo quindi notevolmente l’impatto ambientale».

(Fonte Cnr)