A Copenahgen gli scenari climatici dell’Enea
Presentato oggi al congresso Ipcc
Presentato oggi al congresso Ipcc
Al congresso convocato dall’Ipcc su «Climate Change: Global Risks, Challenges and Decisions», che si sta svolgendo a Copenhagen in questi giorni e che produrrà un executive summary per la United Nations Climate Change Conference (COP-15, Kyoto2) di Dicembre, sono stati presentati gli scenari climatici prodotti dall’Enea con il primo Regional Earth System ad alta risoluzione per la regione Mediterranea. Si tratta di un nuovo modello di calcolo sviluppato dall’Enea, in collaborazione con l’Ictp (International Center for Theoretical Physics, Trieste), accoppiando modelli climatici dell’atmosfera, dell’oceano e del suolo, che ha permesso di aggiornare i dati Ipcc.
Questo strumento sofisticato è stato utilizzato per produrre scenari climatici ad alta risoluzione sul bacino Mediterraneo per il secolo in corso grazie all’utilizzo di potenti super-calcolatori dell’Enea e all’interno del progetto europeo Circe, coordinato dal Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici.
Rispetto ai modelli attesi, queste simulazioni hanno permesso di specificare con un maggior dettaglio spaziale e temporale l’aumento delle temperature superficiali. In particolare, per quanto riguarda il nord e centro Italia le temperature estive cresceranno meno di quanto previsto dagli scenari globali presentati nell’ultimo rapporto Ipcc, mentre l’incremento sarà maggiore sul sud e sulle isole. Riguardo alle precipitazioni, ad esempio, le regioni Alpine subiranno una diminuzione delle precipitazioni primaverili ed estive, che però non scenderanno sotto la soglia dei 3 mm al giorno, e un aumento di eventi di precipitazione intensa.
L’Enea ha realizzato previsioni di quel complesso fenomeno che caratterizza i cambiamenti climatici con una maggiore articolazione integrando nuovi fattori, come l’indicatore della risorsa acqua, la cui rilevanza permetterà l’applicazione in diversi settori, quali quello energetico o turistico. Le simulazioni dell’Enea riguardanti l’innalzamento del livello del mare, ad esempio, evidenziano il ruolo chiave dell’acqua Atlantica che entra dallo stretto di Gibilterra, perché questa acqua è più dolce di quella del Mediterraneo. Più acqua dolce entrerà e più l’effetto di innalzamento del livello del mare dovuto al riscaldamento globale sarà amplificato. Questo lascia maggiore incertezza alle previsioni perché in questo caso molto dipende da quanto l’Atlantico diventerà più o meno salato.
Una sempre maggiore collaborazione tra Enea e Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici sarà fondamentale per produrre ulteriori scenari con maggiore dettaglio spaziale e temporale e per sviluppare uno strumento modellistico che integri indicatori globali con quelli regionali.