1.000 MW solari in Italia a fine anno
L’editoriale di Gianni Silvestrini
L’editoriale di Gianni Silvestrini
Pubblichiamo l’editoriale di Gianni Silvestrini uscito sull’ultimo numero di «QualeEnergia.it».
Malgrado la crisi economica e la stretta creditizia, nel nostro Paese continua il boom del fotovoltaico, con un ritmo di 60-70 MW al mese. Questo trend è facilitato dalla riduzione del 15-20% del costo dei moduli e dalle ottime tariffe italiane, le migliori in Europa. Considerando anche gli impianti realizzati prima dell’introduzione del conto energia, in Italia sono in funzione 35.000 impianti fotovoltaici, prevalentemente di piccole e medie dimensioni.
Alla luce dell’evoluzione in atto, Kyoto Club ha rivisto al rialzo le sue stime prevedendo che le installazioni sorpasseranno complessivamente la soglia dei 1.000 MW già quest’anno e quella dei 2.000 MW nel 2010.
Il trend in atto consolida la posizione di forza dell’Italia nello scenario internazionale. Considerato il limite di 500 MW/anno imposto alla Spagna, le installazioni realizzate nel 2009 nel nostro Paese potrebbero risultare seconde in Europa dopo la Germania.
Considerata la considerevole quantità di progetti di grandi impianti, con taglie anche superiori ai 100 MW, l’obbiettivo prioritario dell’attuale fase è quello di condividere una ragionevole riduzione delle tariffe dopo il 2010 e di governare il processo di un corretto inserimento nel territorio e nell’edilizia. Inoltre va accelerata la creazione di capacità produttiva che già sta registrando un ribollire di iniziative, dalla lavorazione del polysilicon alla produzione di celle, moduli, inverter, sistemi di inseguimento, sistemi a concentrazione... Si tratta prevalentemente di start-up che crescono a un ritmo rapidissimo. Le più dinamiche puntano a estendere la propria presenza alle varie fasi del ciclo di produzione e inoltre ad allargare la propria attività anche al film sottile.
In questo contesto si inserisce la decisione di Enel e Sharp di realizzare entro il 2010 a Catania (probabilmente insieme a STMicroelectronics) uno stabilimento di film sottili con una capacità produttiva annua pari a 480 MW espandibile a 1.000 MW. La joint-venture con la società giapponese, per lungo tempo leader mondiale del fotovoltaico, dovrebbe consentire di recuperare il tempo perduto. Sullo sfondo della decisione si collocano sia il prossimo raggiungimento della «grid parity» nel Sud Italia sia il mercato dei 20 GW rinnovabili al 2020 previsti dal Mediterranean Solar Plan da installare nella sponda sud.
L’insieme delle iniziative micro e macro in via di realizzazione fanno dunque ritenere possibile che l’Italia in pochi anni possa diventare un Paese leader nelle installazioni fotovoltaiche ed esportatore netto di queste tecnologie.