Cambiamenti climatici e strategie di adattamento in Italia. Una valutazione economica
Domani a Milano
Domani a Milano
Quanto potrebbero costare al sistema economico italiano i probabili impatti futuri dei cambiamenti climatici?
Il primo tentativo di rispondere a questa domanda è contenuto nel libro «Cambiamenti climatici e strategie di adattamento in Italia. Una valutazione economica» (Il Mulino editore, 2009), a cura di Carlo Carraro, che sarà al centro di un incontro pubblico a Milano, domani alle ore 18, Fondazione Eni Enrico Mattei, Corso Magenta 63.
Il mancato adattamento ai cambiamenti climatici, si legge nel libro, potrebbe costare al sistema economico italiano nel 2050 una perdita di Pil compresa tra lo 0,12 e lo 0,20%, pari a una riduzione del reddito nazionale di circa 20/30.000 milioni di euro, l’equivalente di un’importante manovra finanziaria. Cifre che nel 2100 potrebbero raggiungere livelli assai più elevati.
Evitando toni catastrofici, la ricerca è una valutazione macroeconomica delle implicazioni del climate change sul sistema italiano e punta l’attenzione sulle politiche che dovranno essere adottate e sugli ingenti investimenti che saranno necessari per fronteggiare i cambiamenti climatici e per rendere i nostri sistemi economici meno vulnerabili.
In Italia, 16.500 km quadrati di terreno sono considerati vulnerabili al rischio di desertificazione, il che vuol dire che per questi terreni è prevista una diminuzione di resa agricola che, in completa assenza di politiche e strategie di adattamento, potrebbe essere calcolata in una cifra che oscilla tra gli 11,5 (nel caso di terreni adibiti a pascolo) e i 412,5 milioni di dollari l’anno (nel caso di terreni irrigati). Un altro esempio: l’innalzamento della temperatura potrebbe costare nel 2030 una diminuzione del turismo straniero sulle nostre Alpi del 21,2%, mentre nel 2080 i danni del climate change sulle aree costiere della penisola sarebbero pari a 108 milioni di dollari in assenza di politiche e strategie di adattamento, costo che invece scenderebbe a circa 17 milioni se si adottassero azioni di protezioni delle coste. Dati significativi si possono trarre anche dall’osservazione di eventi passati, come ad esempio l’ondata di calore del 2003: se in quell’occasione avessimo adottato misure di adattamento, si sarebbero potuti risparmiare 134 milioni di euro.
Intervengono con l’autore:
Alessio Capriolo, Ispra
Stefano Caserini, Diiar, Politecnico di Milano
Sergio Castellari, Cmcc e Ingv
Modera
Giovanni Carrada, giornalista scientifico e autore di Superquark
- Seguirà cocktail -
Ingresso libero
Solo con prenotazione (posti limitati)
Francesca Polatti: 02 520 369 69
email: events@feem.it.
(Info: www.cmcc.it/blog/cambiamenti-climatici-quanto-costeranno-allitalia-1 - Mauro Buonocore - mauro.buonocore@cmcc.it - 3337045214).