Il Wwf cerca «assistenti» veterinari
Al via la nuova campagna di sensibilizzazione
Al via la nuova campagna di sensibilizzazione
Accorato appello del responsabile sanitario del Cras di Semproniano (Grosseto) a dare il via alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi avviata in questi giorni dal Wwf, per sostenere i 10 Centri di Recupero animali selvatici (Cras) e Centri di recupero animali selvatici esotici (Crase) gestiti dall’associazione in Italia, veri e propri «pronto soccorso» veterinari, che ogni anno accolgono e curano 8.000-10.000 animali selvatici maltrattati o feriti (aironi, cicogne, aquile, caprioli, tassi, civette, lupi, ma anche scimmie, tigri, pappagalli e tartarughe marine), vittime del commercio illegale, dell’impatto con auto o fili dell’alta tensione e ancora oggi, incredibilmente, delle doppiette, trappole o bocconi avvelenati dei bracconieri.
Per accudire tutti gli animali ospitati nei centri e, quando possibile, restituirli al loro ambiente naturale, servono farmaci e strumenti veterinari per gli interventi chirurgici, cibo ad hoc per le diverse specie, gabbie e recinti per la cura e la riabilitazione, uno staff specializzato attivo giorno e notte. E tutto questo ha costi notevoli, sostenuti esclusivamente grazie ai contributi dei donatori: 10 euro per dare il latte a un cucciolo quattro giorni, 20 euro al giorno per nutrire una tigre, 30 euro una radiografia, 20 euro per le prime medicazioni (disinfezione, punti di sutura, garze, antibiotici), almeno 50 euro un intervento chirurgico per le fratture. Inoltre, al noto Cras di Semproniano, che al momento ospita più di 1.500 animali tra cui 4 leoni, 8 tigri, 20 scimmie, 30 iguane, più di 400 pappagalli e più di 600 testuggini, servono una nuova «casa per le tigri», una struttura per le scimmie arboricole e un rettilario riscaldato per ospitare serpenti, tartarughe, camaleonti e i tanti rettili vittime del commercio illegale.
Per questo il Wwf chiede ai giovani soci (ma anche agli adulti) di diventare «assistenti veterinari» contribuendo al mantenimento di queste strutture fondamentali per la conservazione di specie spesso rare e a rischio estinzione. I giovani assistenti riceveranno, oltre al badge personalizzato di «assistente veterinario del Wwf» un coloratissimo poster con tante schede utili in caso di ritrovamento di animali in difficoltà (primo soccorso, errori da evitare, cibo e cure più adatti per le diverse specie) e potranno essere tra i 10 fortunati che visiteranno in via eccezionale il Centro recupero di Semproniano (Grosseto), per vedere da vicino il lavoro dei veterinari Wwf accompagnandoli in una giornata di lavoro. Tra tutti saranno inoltre sorteggiati 200 donatori che riceveranno il video gioco «Pronto Soccorso Animali», offerto da Ubisoft.
La campagna è sostenuta da Animal Planet, il canale del gruppo Discovery Networks interamente dedicato al mondo animale, visibile sul canale 421 di Sky, che dedica ampio spazio della programmazione al soccorso agli animali. Per tutto il mese di aprile verrà trasmesso uno spot che racconta l’impegno quotidiano dei veterinari Wwf, mentre un cartello ricorderà il supporto di Animal Planet ai Cras al termine di tutte le nuove puntate, ambientate a Houston, di «Animal Cops», la serie dedicata ai pronto soccorso veterinari in diverse città degli Stati Uniti, in onda in prima tv ogni domenica alle 23.
I Cras sono uno degli strumenti che il Wwf ha messo in campo da più di trent’anni per contrastare il bracconaggio e vigilare sull’attività venatoria, insieme a un esercito di avvocati, guardie venatorie volontarie, veterinari, volontari per il censimento dei migratori. Dalle aule giudiziarie al controllo del territorio si tratta di attività fondamentali soprattutto in questo periodo in cui si vuole rimettere in discussione i principi condivisi della legge 157/92, unica legge italiana che tutela la fauna disciplinando la caccia, una revisione che il Wwf Italia respinge con fermezza e che non rispecchia neppure il «parere» dei cittadini, visto che il 69% degli italiani è fortemente contrario alla caccia e ben l’86% è contrario a prolungare il periodo di apertura della stagione, aumentare le specie cacciabili e diminuire le sanzioni per chi spara a specie protette, secondo il sondaggio Ipsos commissionato da Legambiente, Lipu e Wwf.
Accanto all’attività sul campo di guardie volontarie e veterinari, ogni anno il Wwf presenta decine di ricorsi amministrativi contro i provvedimenti che alcuni enti locali emanano in violazione della normativa nazionale in materia di attività venatoria e tutela della fauna selvatica; inoltre decine gli interventi e costituzioni di parte civile del Wwf nei processi relativi ai cosiddetti «reati venatori». Sono ben 4 le procedure europee di infrazione a carico del nostro Paese riguardanti sia la violazione sia l’errato recepimento della Direttiva Uccelli, in materia di caccia.
(Fonte Wwf)