Il CfS indaga sul legno illegale alla Metro romana
Dopo i blitz di Greenpeace
Dopo i blitz di Greenpeace
Dopo il blitz al porto di Ravenna e alla metro Colosseo di Roma con cui gli attivisti di Greenpeace hanno denunciato un carico di legname tagliato illegalmente in Lineria che rischia di essere utilizzato per la manutenzione della metropolitana di Roma, il corpo forestale dello Stato ha accolto formalmente le accuse di Greenpeace e Fsc Italia, impegnandosi a presentarle alla Procura generale della Repubblica.
Met.Ro spa ha aperto un canale diretto di comunicazione, garantendo di prendere atto delle accuse formulate nel rapporto di Greenpeace «Anatomia di un crimine» e mostrandosi disponibile a un incontro per ricevere ulteriori chiarimenti con l’obiettivo di definire i parametri più opportuni per l’acquisto del legname in questione.
Tace l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma, sebbene sollecitato più volte da Greenpeace nel corso della giornata. Ma l’associazione continuerà a fare pressione affinché il comune risponda degli impegni presi diventando «Città amica delle foreste».
«Siamo soddisfatti del coinvolgimento del Corpo forestale dello Stato e aspettiamo di incontrare MetRo spa - sostiene Chiara Campione, responsabile campagna Foreste di Greenpeace Italia -. Tuttavia ci stupisce e ci indigna la condotta del Comune di Roma. Dovrebbe essere una Città amica delle foreste e invece non apre bocca per fare chiarezza su un grave crimine forestale che potrebbe coinvolgerli».
(Fonte Greenpeace)