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I prodotti della bellezza sconfiggono la crisi

7 aprile 2009 0 commenti

Le nuove mode nel mercato

Le nuove mode nel mercato

Da sempre la bellezza occupa un posto di rilievo nella vita sociale e privata di ciascuna persona. Chi più e chi meno, chi consapevolmente o inconsapevolmente è impegnato a ricercare il proprio stare bene fisico e a plasmare la propria dimensione più «esterna».
Il mercato dell’estetica, della cosmesi e della bellezza in generale è nel nostro Paese solido e molto ricco. Dati recenti mostrano che anche in periodi economicamente difficili sono pochi, pochissimi, coloro che rinunciano ai centri benessere tra trattamenti e cure varie.
Il mercato della bellezza non si piega dunque neppure dinanzi al gran fenomeno economico e mediatico della crisi ma anzi registra una crescita lenta e continua nel segno della dinamicità.

Sempre diverse e sempre più bizzarre le ultime tendenze e mode nel settore. Dopo anni passati nell’elogio delle proprietà del cioccolato, del vino e del miele oggi ci si sposta verso la pratica di attività e l’uso di prodotti rispettosi dell’ambiente che ci circonda. Inizia a diffondersi l’idea del doversi curare e coccolare con prodotti green, creati nel rispetto dell’ecologia. Nascono quelli che si definiscono gli «eco-narcisisti» desiderosi di piacersi e piacere senza recare danni al pianeta e alle creature che lo abitano.
Ad oggi si contano circa 2.312 cosmetici «verdi», approvati dall’ente certificatore nazionale Icea: 560 in più rispetto a un anno fa (+32%).
La diffusione di tali prodotti e di trattamenti rivisitati in chiave ambientale danno vita ad una dimensione tutta originale: il «bio-ecocosmetico», illustrato e legittimato durante l’ultimo Cosmoprof tenuto negli scorsi giorni a Bologna. In questa stessa occasione è stato presentato il Cosmos, un punto di ascolto e di riferimento per tutti i consumatori che possono avere dubbi e incertezze inerenti all’argomento.
Che dire? si è dinnanzi ad una crescita, ad un nuovo business che chissà magari, oltre ai vantaggi economici, potrà riuscire nel tempo a far circolare sempre più l’idea del rispetto per l’ambiente.

(Angela De Vincenziis)