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Una casa sull’albero, un progetto per Parco del Pollino

17 aprile 2009 0 commenti

Presentata recentemente ad Ecopolis

Presentata recentemente ad Ecopolis

Non conosco un solo bambino che non abbia pensato, almeno una volta, di costruire una casa su un albero. Ora, un gruppo di professionisti romani, ripescando nella memoria dei giochi, ha trasformato questo gioco in un vero e proprio lavoro con il progetto «la casa sull’albero».
Il progetto è stato presentato a Roma ad Ecopolis, evento internazionale dedicato alle «Buone pratiche e tecnologie per l’ambiente urbano e le città sostenibili», che si rivolge prevalentemente a tutti gli amministratori territoriali che hanno il compito di applicare nel concreto scelte ecosostenibili.
Il progetto «Casa sull’albero» è nato 4 anni fa a Roma da un idea di tre architetti e un avvocato, nati tutti a Roma nel 1970. Daniele Del Grande insegna all’Università Rwth-Aachen di Aquisgrana (Germania); Stefano La Rocca è ricercatore presso La Sapienza di Roma; Giosuè Marigliano, avvocato, si interessa di tematiche ambientali e architettoniche in ambito legale; Dario Romagnoli è specializzato in bioarchitettura.
Già vincitore del concorso di architettura «+xm- plusform», sta generando diverse realizzazioni in Europa, precisamente in Belgio e Germania, che si configurano sempre con forme diverse perché condizionate dalla struttura degli alberi, ma sempre in un’ottica eco-sostenibile: materiali biodegradabili e di recupero, rispetto del risparmio delle risorse naturali, recupero delle acque piovane, utilizzo dei pannelli fotovoltaici.
«Casa Joras» poggia su un sistema di travi agganciate agli alberi tramite tiranti di acciaio e fasce di carico; i cinque faggi cinquantenari non sono assolutamente danneggiati, uno si trasforma in colonna all’interno della casa e sbuca dal tetto, gli altri diventano elementi costitutivi delle due «terrazze».
La casa è progettata per nuclei di due o tre persone, si sviluppa su due piani per un totale di 50 mq e si apre in 70 mq di terrazze, una per ogni piano; all’interno è dotata dei necessari impianti tecnologici per renderla abitabile tutto l’anno. Il costo dei lavori di questa incredibile casa è di circa 160mila euro. Tutti questi dettagli fanno pensare che la casa sia già realizzata, in realtà al momento è un progetto esecutivo, cioè pronto per la fase di realizzazione quindi ragionato fino all’ultimo dettaglio, ma solo sulla carta. «Al momento - ci fa sapere Giosuè Marigliano - è ancora in stand by, per vederla realizzata è necessario passare tutto l’iter burocratico richiesto per qualsiasi costruzione in cemento. Una casa sull’albero in Italia - continua Mirigliano con disappunto comprensibile - è considerata un’opera edilizia a tutti gli effetti e quindi sottostà alla relativa normativa, anche se in realtà è un manufatto arboreo ed è un’opera temporanea per definizione».
Certamente una casa del genere potrebbe rappresentare una soluzione ricettiva unica nel suo genere, una struttura ricettiva alternativa che si integra perfettamente nell’ambiente. Se quest’idea fosse sostenuta dall’Ente Parco del Pollino sarebbe, oltre che un’attrattiva unica, un modo innovativo di organizzare l’ospitalità all’interno di un’area protetta. Un idea su cui sviluppare itinerari di visita/soggiorno nel parco per dare alle persone la possibilità di godere delle bellezze della natura e realizzare il sogno di vivere su un albero.

(Maurizio Matera)