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Lentamente gli italiani scelgono auto pulite

24 aprile 2009 0 commenti

Recente elaborazione Istat

Recente elaborazione Istat

Recentemente Istat ha presentato propri dati ambientali nelle città, relativamente al tema dei trasporti urbani con alcuni indicatori relativi all’offerta di trasporto pubblico, alla domanda di trasporto pubblico e privato, agli strumenti di programmazione e alle politiche di trasporto urbano relativamente ai 111 capoluoghi di provincia e all’anno 2007.

Si tratta di un ambito di particolare interesse da un punto di vista ambientale, in quanto le modalità di trasporto ed il traffico conseguente rappresentano un importante determinante per la qualità ambientale delle nostre città. Vediamo di seguito alcuni dati più significativi presenti nel rapporto.

Nel 2007 le autovetture più inquinanti (euro 0, euro I ed euro II) rappresentano, nel complesso dei comuni capoluogo di provincia, una quota del 49,3%. Rispetto al 2006, il tasso di motorizzazione per le autovetture euro IV è aumentato del 38,8%, mentre si riduce dell’11,5% quello delle auto fino ad euro II. La quota di autovetture con otto anni o più dall’immatricolazione è pari al 43,7% (+0,5 punti percentuali sull’anno precedente), mentre quella delle autovetture con cilindrata superiore a 2.000 cc è pari a 7,4% (+0,2). Nel complesso si assiste ad una riduzione dello 0,3% del numero di autovetture per mille abitanti.
La frazione di motocicli con emissioni di sostanze nocive più elevate (euro 0 ed euro I) è ancora piuttosto alta (62,2%). Cresce la percentuale di motocicli euro III (+7,1 punti percentuali), mentre si riduce di 6,3 punti percentuali la quota di quelli con standard emissivo 0 e I.

Il rapporto tra il numero di motocicli per mille abitanti cresce del 4,4% sul 2006. Nel 2007 sono stati trasportati 229,9 passeggeri per abitante, definiti anche come domanda di trasporto pubblico (+5,1% rispetto all’anno precedente). Le reti ferroviarie e quelle di autobus hanno percorso, rispettivamente, 18,0 e 117,1 km per cento km2 di superficie comunale (+0,2% e +0,3% rispetto al 2006). Gli autobus hanno erogato 60.019 milioni di posti-km (+0,5%). Nei capoluoghi sono disponibili 8,8 autobus ogni 10mila abitanti, una quota in diminuzione del 2,9% rispetto al 2006 a causa della dismissione dei mezzi più obsoleti. Nei comuni capoluogo di provincia sono disponibili 4,1 fermate di autobus, tram o filobus per km2 di superficie comunale (+1,5% rispetto all’anno precedente).

Il rinnovo del parco veicolare pubblico (per quanto la disponibilità risulti in diminuzione a seguito delle citate dismissioni), l’aumento dei posti-km offerti e della densità di fermate hanno prodotto quindi nel complesso un rilevante incremento del numero di passeggeri trasportati ovvero della domanda di trasporto pubblico.
Nell’ultimo anno crescono sensibilmente anche gli interventi di tutela ambientale messi in atto dalle amministrazioni pubbliche per fronteggiare gli impatti provocati dal congestionamento del traffico veicolare. Aumenta così la disponibilità di aree pedonali (+11,5%), la densità di zone a traffico limitato (ZTL) (+1,1%), la disponibilità di stalli di sosta a pagamento su strada (+8,0%) ed in parcheggi di scambio con il trasporto pubblico (+3,3%), così come la densità di piste ciclabili (+14,1%). Crescono del 3,6% anche i capoluoghi di provincia che dispongono di un piano urbano del traffico (Put).

Offerta di trasporto pubblico

L’offerta di infrastrutture di trasporto pubblico è calcolata come densità della lunghezza in chilometri delle reti di trasporto pubblico per 100 km2 di superficie comunale. Le reti di trasporto pubblico, oltre ad essere influenzate dall’orografia del territorio, manifestano un’elevata variabilità. In quasi tutte le città sono presenti reti di autobus, in gran parte di esse operano reti ferroviarie, mentre le altre modalità di trasporto urbano si registrano solo in alcuni comuni e, in particolare, in soli sette comuni è presente almeno una linea della metropolitana. Nel 2007 i comuni capoluogo di provincia dispongono, all’interno del proprio territorio comunale, di 18,0 km di reti ferroviarie per 100 km2 (+0,2% rispetto al 2006). Per gli autobus, che rappresentano la tipologia di trasporto pubblico urbano più diffusa, il dato medio relativo al complesso dei comuni capoluogo di provincia è pari a 117,1 km per 100 km2 di superficie comunale (+0,3% rispetto al 2006).

Nell’anno 2007 i comuni capoluogo di provincia hanno in dotazione 8,8 autobus per 10mila abitanti con un decremento del 2,9% sul 2006.
Nel 2007 i posti-km relativi agli autobus, considerati come unità di misura dell’offerta di trasporto, sono 60.019 milioni (+0,5% sul 2006).

Domanda di trasporto pubblico

La domanda di trasporto pubblico è espressa in termini di passeggeri trasportati dai diversi sistemi modali di trasporto pubblico urbano (autobus, tram, filobus, metropolitana e funicolare) per abitante. Nel 2007 il dato medio nei comuni capoluogo di provincia è pari a 229,9 viaggiatori trasportati dai mezzi di trasporto pubblico per abitante (+5,1% rispetto al 2006).

Domanda di trasporto privato

Nell’anno 2007 i comuni capoluogo di provincia fanno registrare un tasso di motorizzazione (autovetture per mille abitanti) pari a 615,2 (-0,3% sul 2006). Il tasso di motorizzazione risulta essere elevato quasi ovunque; sono infatti 77 i comuni capoluogo di provincia in cui si calcola un numero di autovetture, per mille abitanti, superiore a 600.

Il passaggio a veicoli meno inquinanti è una risposta da perseguire al fine di far fronte agli effetti derivanti dalle emissioni di sostanze nocive sia per l’uomo che per l’ambiente nel suo complesso. Nel 2007 la quota di autovetture euro IV (26,8%) aumenta di 7,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente, benché la frazione dei veicoli più vecchi ed inquinanti (euro 0, euro I ed euro II) sia ancora molto rilevante (49,3%), con una riduzione, sul 2006, di 6,2 punti percentuali.

Oltre allo standard emissivo, altre indicazioni sulla capacità più o meno elevata delle autovetture di emettere inquinanti che hanno impatti negativi sull’ambiente sono fornite dalla cilindrata e dall’anzianità delle auto. Nel 2007 la quota di autovetture con cilindrata superiore a 2.000 cc è pari a 7,4% (+0,2 punti percentuali sul 2006).

Nei comuni capoluogo di provincia predominano comunque le autovetture con cilindrata inferiore a 1.400 cc, la cui quota nel 2007 è pari a 56,9% (-0,2 punti percentuali sul 2006).

Alla fine del 2007 resta elevata la percentuale di autovetture con un’età non inferiore a 8 anni (43,7%), registrando un aumento di 0,5 punti percentuali sull’anno precedente. La quota di auto con meno di otto anni di anzianità era pari a poco più del 50% nel 2000, aumenta fino a raggiungere quasi il 60% nel 2004, per poi riprendere a diminuire fino all’attuale 56,3%.

Negli ultimi anni risulta essere sempre più rilevante l’uso dei motocicli, il cui numero, nel 2007, è pari, per tutti i comuni capoluogo di provincia, a 120,3 per mille abitanti (+4,4% sul 2006). Rispetto al 2000 si assiste ad una sempre maggior diffusione dei veicoli a due ruote destinati al trasporto di persone, aumentati del 64,9%, con un tasso di crescita medio annuo del 7,4%. Sono molteplici i fattori che possono influire su tale aumento: le difficoltà nel parcheggiare, la sempre maggior congestione del traffico urbano, le crescenti limitazioni alla circolazione dei veicoli in zone cittadine.

Al 2007 risulta essere ancora ingente (62,2%) la quota di motocicli più vecchi e ad emissioni più elevate (euro 0 ed euro I), benché si registri, rispetto al 2006, una riduzione di 6,3 punti percentuali. Si mantiene su livelli molto bassi, di contro, nei comuni capoluogo di provincia, la frazione di motocicli euro III (12,2%), anche se per tali mezzi meno inquinanti si assiste, sul 2006, ad un incremento di 7,2 punti percentuali.

La densità veicolare (numero di veicoli per km2 di superficie comunale), calcolata considerando i mezzi adibiti sia al trasporto di persone sia al trasporto di merci (motocarri e motocicli, autovetture, autobus, autocarri, trattori stradali o motrici nonché rimorchi e semirimorchi), è considerata un indicatore di pressione ambientale, sia in termini di inquinamento atmosferico ed acustico che di occupazione del suolo, generata dai predetti veicoli. Nel 2007 il numero medio di veicoli per km2 di superficie comunale è pari a 727,8, con una crescita dello 0,9% rispetto al 2006.

Politiche di trasporto urbano

Le zone a traffico limitato (Ztl) sono aree in cui l’accesso e la circolazione veicolare sono limitati ad ore prestabilite o a particolari categorie di utenti e di veicoli. Nel 2007 i comuni capoluogo di provincia hanno sul proprio territorio 0,5 km2 di Ztl per 100 km2 di superficie (+1,1% sul 2006).

Oltre alle Ztl, la presenza di zone interdette alla circolazione dei veicoli, ovvero di aree pedonali, costituisce un elemento indirizzato a favorire l’uso di spazi urbani, sottraendoli al traffico veicolare, al fine di incentivare la mobilità pedonale. Nel 2007 i comuni capoluogo di provincia dispongono di 32,4 m2 di aree pedonali per 100 abitanti (+11,5% sul 2006).

Nel periodo 2000-2007 sia la densità di Ztl sia la disponibilità di aree pedonali hanno un andamento crescente; si calcola, infatti, per tale intervallo di tempo, una variazione media annua pari, rispettivamente, al 4,7% ed al 5,1%

L’introduzione di misure di tariffazione della sosta in aree destinate al parcheggio aumenta la disponibilità degli stalli riducendo il tempo medio di sosta e rientra fra le strategie di mobilità urbana adottate per limitare la sosta prolungata, oltre a costituire uno strumento di indubbia utilità per il finanziamento delle singole amministrazioni comunali. Nel 2007 i comuni capoluogo di provincia dispongono di 49,2 stalli di sosta a pagamento su strada per mille autovetture circolanti, con un incremento sul 2006 dell’8,0%.

Particolarmente rilevante per le politiche integrate sui trasporti è la disponibilità di parcheggi situati nei pressi dei nodi di scambio con il trasporto pubblico. Per parcheggio di corrispondenza o scambio si intende un’area od infrastruttura, posta fuori della carreggiata, destinata alla sosta regolamentata o non dei veicoli, situata in prossimità di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario, per agevolare l’intermodalità. Aumenta del 3,3%, rispetto al 2006, il numero di stalli di sosta in parcheggi di scambio con il trasporto pubblico, il cui dato medio nazionale, nel 2007, è pari a 16,3 per mille autovetture circolanti.

Nel 2007 la densità di piste ciclabili (km di piste ciclabili per 100 km2 di superficie comunale) è pari, per il complesso dei comuni capoluogo di provincia, a 12,0, con una crescita, rispetto all’anno precedente, del 14,1%.

(Fonte Arpat)