È nato il primo parco avventura della Basilicata
Inaugurato ieri
Inaugurato ieri
Nel bosco di Montepiano, in territorio di Cirigliano, è nato il primo parco avventura della Basilicata, uno dei primi nelle regioni meridionali. Nei pressi della sorgente «Acqua Furr», tra gli alberi di cerro, al posto di fatiscenti fabbricati abbandonati e strutture degradate, è stato realizzato un percorso acrobatico forestale che si snoda tra gli alberi, utilizzando piattaforme, passerelle, ponti tibetani, reti di corda e cavi di acciaio sospesi fino ad un’altezza di venti metri.
Il parco avventura di Montepiano è stato inaugurato ieri mattina, dal vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico, insieme al presidente del Parco di Gallipoli Cognato, Rocco Rivelli, al sindaco di Cirgliano, Marco De Lorenzo, all’amministratore unico della società Nuova Atlantide, Antonio Di Biase, rappresentanti della Provincia di Matera, della Comunità montana Collina Materana, dell’Apt e della società Cerellius che ha realizzato il progetto.
L’iniziativa è stata realizzata grazie al cofinanziamento del Dipartimento Ambiente della Regione, nell’ambito del bando «Sostegno ad investimenti finalizzati alla promozione di attività economiche ecocompatibili» del Por. La finalità del parco, infatti, è quella di sviluppare in quest’area attività e servizi ecocompatibili nel settore del tempo libero all’aria aperta, in maniera tale da valorizzare il territorio della montagna materana attraverso la fruizione sostenibile. Il costo complessivo sostenuto per realizzare il progetto è stato di 90.000 euro.
Sostenendo questo progetto, spiega il Dipartimento Ambiente e Territorio, la Regione ha voluto aprire un’area di particolare valenza ambientale ad attività che contribuiscono a promuovere il territorio. Bisogna dare atto agli enti e alle società che hanno creduto in questa iniziativa di avere messo in atto uno sforzo di riqualificazione di un sito suggestivo, alla ricerca di nuove strade per lo sviluppo. L’esperienza dei parchi avventura inaugurati in Francia e di quelli avviati in Valle d’Aosta e in Piemonte dimostra come il bosco possa avere ricadute positive, grazie ad una puntuale gestione, sorveglianza e manutenzione del sito. La sostenibilità ambientale è garantita dal fatto che non sono necessari mezzi e attrezzature motorizzate, e i percorsi vengono installati nel più assoluto rispetto della natura. Si tratta dell’ulteriore dimostrazione che è possibile realizzare modelli di sviluppo in cui l’ambiente genera valore.
(Fonte Regione Basilicata)